Daniele Vriale, già premiato con numerosi riconoscimenti letterari nel corso degli ultimi anni, è tornato in libreria con A modo mio (Robin Editore, Collana Le Giraffe).
L’autore in queste pagine ci conduce nella sua città, Firenze, più precisamente nello storico quartiere periferico Le Piagge, dove Vieri Damasco è nato in una famiglia difficile e in un contesto degradato.
La forte amicizia con Nicco, Lapo e Ferri, compagni di avventure non propriamente lecite, e l’esperienza del riformatorio per aver ucciso a quattordici anni il padre mentre stava tentando di salvare la madre, lo portano a dar vita, una volta tornato libero, a un impero criminale. Questa ascesa non avverrà tuttavia senza conseguenze e col tempo Vieri sarà costretto a fuggire. A Barcellona, riuscirà a costruirsi una vita di gran lunga migliore, soprattutto grazie all’incontro con Julia. Eppure, quando il passato farà ritorno, ancora più prepotente di prima, per Vieri non ci saranno molte vie d’uscita.
“È un libro totalmente diverso rispetto ai precedenti: Enrico?, L’ultimo passo e La curva della vita possono rientrare nel genere letterario intimista, mentre A modo mio è un romanzo d’azione, corale, sebbene ruoti intorno alla figura di un protagonista principale – ha dichiarato l’autore.
Mi ha dato poi particolarmente soddisfazione tratteggiare il personaggio di Julia, una giovane donna catalana. Per uno scrittore uomo cercare di entrare nella testa di un personaggio femminile, immaginarne pensieri ed emozioni è una sfida eccitante, non a caso il mio prossimo libro avrà come protagonista una donna”.
Un romanzo dal ritmo serrato, costruito su sequenze di immagini quasi cinematografiche.
Un’epopea noir, con i suoi eroi negativi e la loro fratellanza indissolubile.