ROMA – La felicità è anche una questione di chimica. A tavola, gli alimenti giusti come la bresaola, ricca di triptofano e vitamina B12, possono stimolare la produzione della serotonina. Alla vigilia della Giornata Internazionale della Felicità indetta dall’Assemblea delle Nazioni Unite per celebrare la felicità come un diritto di tutti, il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina Igo, con l’aiuto di Michelangelo Giampietro, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Medicina dello Sport e docente di “Alimentazione, nutrizione e idratazione” presso la Scuola dello Sport Coni Roma, fornisce i consigli per l’alimentazione del “buonumore”.
“Esiste una stretta relazione tra cibo e umore, e determinati alimenti hanno un forte potere riequilibrante – commenta Michelangelo Giampietro -. I cibi giusti sono quelli ricchi di specifici micronutrienti (cioè presenti in piccole quantità) come le vitamine del gruppo B (soprattutto B12, considerata la vitamina dell’energia), la vitamina C, gli acidi grassi omega-3 e il triptofano (un aminoacido essenziale presente nella maggior parte delle proteine che assumiamo con gli alimenti) che possono migliorare, concentrazione e memoria. Il triptofano ha un effetto positivo sullo stress, perché, in presenza di vitamine del gruppo B, di carboidrati e di ferro, aumenta la produzione della serotonina”. La Bresaola della Valtellina IGP è ben fornita di proteine, triptofano, vitamine del gruppo B e sali minerali, ed è anche povera di grassi (mediamente 2 g per 100 g di prodotto). Nella “dieta del buonumore” perché non includere, quindi, il salume tipico valtellinese? “La Bresaola della Valtellina IGP, rispetto a molte altre carni trasformate e lavorate, contiene un livello significativo di triptofano (336.2 mg/100 g di prodotto, di cui 15 mg liberi), l’amminoacido che insieme ai carboidrati favorisce la produzione di serotonina. Per ottenerne quantità elevate e aumentare così la produzione di serotonina, è consigliabile realizzare combinazioni gustose tra alimenti che contengono questo amminoacido essenziale, come ad esempio pane con la Bresaola della Valtellina IGP e scaglie di parmigiano, oppure riso con gamberi, pasta e ceci, yogurt/latte con cereali, ecc” conclude il nutrizionista. Il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha 14 aziende associate, tutte in Provincia di Sondrio, e producono il 70% dell’intera produzione nazionale di bresaola.