Tiziana Furiosi, disabile motoria, sarà la prima paziente in Italia ad usare autonomamente l’esoscheletro Indego, ausilio robotico che le permette di camminare da sola. Una sfida vinta dopo sei anni di allenamenti all’Istituto Prosperius di Umbertide
È questione di settimane, poi Tiziana Furiosi, in carrozzina dal 2008 in seguito a un intervento, tornerà a casa con i suoi piedi: sarà infatti la prima paziente in Italia ad aver preso il “patentino” per l’uso a domicilio dell’esoscheletro Indego, un ausilio robotico che permette alle persone affette da paraplegia di camminare da sole. Tiziana, originaria di Cagli, nelle Marche, ha imparato ad utilizzare l’esoscheletro dopo sei anni di allenamenti, assistita da medici, infermieri e fisioterapisti dell’Istituto Prosperius Tiberino di Umbertide (Perugia), dove ormai ha una seconda casa: tra i primi pazienti a sperimentare il primo robot acquistato dalla struttura, Ekso (più pesante e usato soltanto con l’aiuto dei fisioterapisti), sarà la prima a portarsi a casa Indego, che pesa solo 13 kg ed è costruito in modo che il paziente non ne avverta il peso e possa indossare le sue scarpe e muoversi su terreni differenti, in salita e in discesa.
Nei corridoi dell’Istituto Prosperius, dove da ‘veterana’ osserva e incoraggia gli altri pazienti, racconta che è stata proprio l’emozione provata nel muovere qualche piccolo passo dopo quattro anni di sedia a rotelle ad averle dato la forza di lottare per la sua autonomia. “Mi hanno messa in piedi e mi sono ritrovata all’improvviso alla stessa altezza degli altri. Nessuno ci avrebbe scommesso: ho visto le stelle. Da quel giorno non mi sono più fermata”. Tanto da essere riuscita ad abbattere tutti i suoi limiti: “Mi è scattata la molla per cui volevo dimostrare a me stessa dove potevo arrivare. Ho preso la patente, vado a fare spesa da sola. Faccio arrampicata, surf e parapendio. L’importante è non rassegnarsi mai”.