Contestatata la norma sui rimborsi: “Hanno preso un sacco di voti promettendo che ci avrebbero ridato tutto”. Ma Di Maio rassicura: “I soldi ci sono”. Ed invece stanno bluffando anche sul reddito di cittadinanza e abrogazione legge Fornero
Le promesse del Movimento 5 Stelle per le vittime del Salvabanche sono state tradite, la norma di legge sui rimborsi non prevede niente di diverso da quello che ha detto e fatto il Pd. È quanto scrive l’Associazione delle Vittime del Salvabanche in una nota.
“Hanno preso un sacco di voti promettendo che avrebbero ridato a tutti, indistintamente, l’intero ammontare del loro investimento perduto, e finalmente, dopo mesi di chiacchiere e slogan, arriva la norma di legge del Governo M5S-Lega, sui rimborsi”. Un rimborso parziale (solo nella misura del 30%) che verrà dato agli azionisti che “hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell’Arbitro”. “Niente di diverso da quello che ha fatto e che ha detto il Pd”, si legge nel comunicato che illustra i punti del provvedimento. “Per gli obbligazionisti con rapporto negoziale diretto sia delle 4 banche che delle banche venete: praticamente non si è fatto nulla di nuovo perchè si applicano semplicemente gli strumenti che aveva messo in piedi il vecchio governo”, dice l’associazione; per gli obbligazionisti con rapporto negoziale indiretto, “quelli esclusi dai rimborsi dal precedente governo, rimangono esclusi anche dal nuovo”. Per gli azionisti sono previsti ristori parziali del 30% nella misura massima di 100mila euro, a cui poi andranno decurtati tutti i dividendi storicamente percepiti. “Questo -scrivono- contribuirà ad abbassare sensibilmente il valore del rimborso, ma non solo: accettando queste cifre rinunceranno automaticamente a qualunque altra pretesa di rimborso di quanto perso in seguito ai crack”. Si conferma conclude l’associazione ‘l’onere della prova’ e si fa cadere, il mantra delle ‘restituzioni totali’.
La replica dei 5 Stelle. “Nella manovra abbiamo stanziato 1 miliardo e mezzo” per i truffati dalle banche: “15 volte di più se paragonato all’elemosina di 100 milioni del vecchio governo. Noi siamo sempre stati dalla vostra parte, ma ora c’è chi gioca a metterci gli uni contro gli altri avvelenando i pozzi. Non mi presto a questo giochino dei giornali” scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook. “L’associazione delle vittime del salva banche è un interlocutore”, sottolinea Di Maio: “Questo giovedì ci vedremo, assieme alle altre associazioni e comitati”.
“Abbiamo inserito in Legge di Bilancio un nuovo Fondo da 1,5 miliardi di euro per risarcire i risparmiatori truffati in questi anni. Quindici volte più grande del ridicolo fondo Baretta istituito dal Governo Gentiloni, che prevedeva appena 100 milioni in 4 anni” sottolinea, in un post su Facebook, Alessio Villarosa del Movimento 5 Stelle, sottosegretario al ministero dell’Economia, a proposito dell’intervento del governo a tutela dei risparmiatori.”Già questo è un passo avanti enorme, che ci consentirà di rimborsare tutte le vittime dei crac bancari. Chi si rifiuta di riconoscerlo forse non è in completa buonafede”. Si sta sempre più smascherando il bluff del M5S che non riuscirà ad inserire nella manovra di bilancio il reddito di cittadinanza e sembra solo un sogno l’abrogazione della legge Fornero. Ora che il Grande Moralizzatore Beppe Grillo (che offende le persone affette da autismo) è stato messo all’angolo emerge ancora di più l’incapacità di amministrare di soggetti tipo Di Maio, Fico, Toninelli e chi più ne ha più ne metta. Da anni si professano i missionari nei confronti dei truffati dalle banche truffatrici, ma come il Pd, sono ben agganciati alla grande finanza. C’è una differenza molto importante: il Pd faceva tutto alla luce del sole, i Grillini sono dei doppiogiochisti da quattro soldi.
Foto sotto: l’avvocato del popolo…di quale?? (iltempo.it)