Un’ora dedicata alla Terra, per riflettere su cosa possiamo fare per tutelarla e su cosa facciamo di sbagliato ogni giorno.
Si celebra il 30 marzo l’Earth Hour, evento internazionale ideato e gestito dal WWF che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla necessità urgente di intervenire sui cambiamenti climatici in corso mediante un gesto semplice ma concreto: spegnere la luce per un’ora nel giorno stabilito.
“Il risparmio energetico che ha come effetto minori emissioni di anidride carbonica, il principale dei gas serra”, è del tutto simbolico – spiega il WWF – ma ha lo scopo di sollevare l’attenzione sul tema dei cambiamenti climatici”.
L’evento è anche mirato a ridurre l’inquinamento luminoso.
Perché il cambiamento climatico è un problema
Il cambiamento climatico – si legge sul sito del WWF alla pagina dedicata all’Earth Hour – “evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti. Finora le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono state troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a repentaglio il Pianeta come lo conosciamo e dunque la stessa civilizzazione umana.
“L’effetto-clima sulle specie animali e vegetali è un amplificatore della “Sesta estinzione di massa” che l’uomo sta provocando nei confronti della ricchezza della vita sul pianeta. Ma, al contrario delle prime 5 estinzioni già avvenute, non è frutto di fenomeni geologici naturali ma avanza rapidissima ed è causata da una sola specie: l’uomo”.
“La IUNC (International Union for Conservation of Nature) ci ricorda che quasi la metà (il 47%) delle specie di mammiferi monitorate e quasi un quarto delle specie di uccelli (24.4%) subiscono l’impatto negativo dovuto ai cambiamenti climatici. In totale si tratta di circa 700 specie”.
“A tutto questo va aggiunto che la perdita di biodiversità nel mondo comporta una perdita economica pari a 50 miliardi di dollari ogni anno! Nella COP21 di Parigi, nel dicembre del 2015, si è però raggiunto un accordo storico che può segnare una inversione di tendenza, a patto che si acceleri la decarbonizzazione, cioè l’abbandono dei combustibili fossili e il passaggio all’energia rinnovabile e a modelli di efficienza e risparmio energetico. Dobbiamo mobilitarci tutti, fare la nostra parte e pretendere che i Governi assumano la CRISI del clima come priorità”.
Cosa possiamo fare per la Terra
Sessanta minuti non bastano per tutelare la Terra. Ecco allora cosa possiamo fare tutti i giorni nel nostro piccolo:
- Usiamo lampadine fluorescenti al posto di quelle a incandescenza. Non solo consumano il 60% di energia in meno, ma immettono molta meno anidride carbonica nell’atmosfera.
- Spegniamo le luci quando non ci siamo. Sembra banale, ma per molti non lo è affatto.
- Teniamo aria condizionata e riscaldamento entro un intervallo di 5 °C in meno o in più rispetto alla temperatura esterna, per ottenere la massima resa e al tempo stesso ridurre i consumi di energia elettrica o gas
- Utilizziamo elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, oltre all’acqua si risparmia qualcosa anche in bolletta
- Impostiamo la lavatrice a temperature più basse: 10 gradi in meno corrispondono a un risparmio energetico del 10%
- Mangiamo meno carne. Gli allevamenti causano gravi problematiche ambientali (scarsità idrica, inquinamento, erosione del suolo)
- Acquistiamo prodotti locali e di stagione per sostenere l’economia locale ed evitare l’emissione di Co2, per il trasporto e la coltivazione in serra dei prodotti.
- Non lasciamo tv e computer in stand-by. Anche quelli consumano energia elettrica, più di quanto immagini.
- Mettiamo il coperchio sulle pentole quando cuciniamo: Non solo si ottimizzano i tempi di preparazione del pranzo o della cena, ma si risparmia moltissima energia.
- Se è arrivato il momento di cambiare un elettrodomestico, scegliamo quelli di categoria A, che consumano molta meno energia rispetto alla loro resa e sono spesso costruiti con materiali più ecologici
- Preferiamo la doccia alla vasca. La doccia consuma molta meno acqua e impiega molto meno tempo per scaldarla (circa un quarto della vasca, per l’esattezza)
- Usiamo meno plastica: Se proprio non possiamo evitarla, almeno ottimizziamola. Usiamo detersivi alla spina oppure compriamo liquidi in bottiglie da due litri invece che da un litro.
- Rifiuti speciali come batterie, computer, smartphone e tablet devono essere portati nei centri di raccolta del proprio comune e non lasciati nei normali cassonetti; se il dispositivo è lento, ma funziona comunque ancora, può essere donato a scuole o altre istituzioni.
- Usiamo contenitori lavabili invece di quelli usa e getta
- Usiamo la bici o i mezzi pubblici e lasciamo a casa macchina o motorino
- Indossiamo vestiti di fare naturali: sono biodegradabili, riciclabili ed ecosostenibili
- Usiamo meno carta a casa, a scuola, in ufficio
- Prediligiamo prodotti a imballaggio ridotto
- Ripariamo gli oggetti anziché ricomprarli
- Non cambiamo auto se non è davvero necessario
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