(ANSA) – ROMA, 01 APR – Niente pesce d’aprile per i robot, almeno per il momento. L’intelligenza artificiale non ha infatti le caratteristiche che le permettono di avere il senso dell’umorismo: si tratta di una capacità complessa sulla quale si sta lavorando. In occasione dell’1 aprile, il sito Techxplore.com fa il punto sulle ricerche che stanno cercando di dare ai robot la capacità di fare battute umoristiche perché questa abilità può migliorare l’interazione fra uomini e macchine, nonché aiutare a mettere a punto traduttori automatici di lingue più efficaci degli attuali. Alcuni computer possono comprendere la forma di umorismo più semplice, rappresentata dai giochi di parole che sono basati su parole dal significato diverso ma dal suono simile ma si fermano a quello, ha detto Julia Rayz, della Purdue University, che da 15 anni lavora a ricerche di questo tipo. Gli assistenti intelligenti come quelli degli smartphone, a esempio, possono raccontare barzellette estratte da un database umoristico, ma non le capiscono.
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