ROMA – Si è aperta ieri la 53esima edizione di Vinitaly, con ospiti del calibro del commissario europeo Hogan, il vicepremier Salvini, e il presidente di Regione Veneto Zaia. E nel brand internazionale per la promozione del vino italiano nel mondo non potevano mancare novità e tendenze. Tra queste quelle presentate per la prima volta a Casa Coldiretti al Vinitaly nello show room delle curiosità dalla vigna al bicchiere: dall’etichetta fatta di fieno che salva gli alberi al vino scomponibile, da quello invecchiato nelle acque del lago a quello che matura in miniera, dai tappi di zucchero a quelli che diventano gioielli, fino alle bottiglie con il termometro incorporato o con la carta d’identità digitale, all’archeo-vino e ai bianchi e rossi ottenuti dai nuovi vitigni “green”.
La Cantina di Venosa (Potenza) ha ideato – spiega Coldiretti – la prima etichetta fatta con il fieno coltivato in azienda invece che con la carta, una soluzione totalmente sostenibile che punta sull’economia circolare per rendere realmente “green” le bottiglie di Aglianico del Vulture Doc. Viene, invece, dalla Puglia, con la società vinicola “Otri del Salento” di San Pancrazio Salentino (Brindisi), l’innovativo vino scomponibile.