Pubblicato il: 15/04/2019 18:30
E’ Ferrari l’azienda più apprezzata in Italia. Sul podio anche Ferrero e Bmw Group. A fare il punto sullo stato dell’arte della reputazione delle aziende in Italia è lo studio Italy RepTrak 2019 presentato dal Reputation Institute, leader mondiale nella misurazione e gestione della Corporate Reputation, in occasione dell’evento Reputation Awards, realizzato in collaborazione con Borsa Italiana (e il patrocinio di Università Iulm e Ferpi-Federazione relazioni pubbliche italiana). “Reputation Judgement Day” è il tema scelto in questa settima edizione per rappresentare l’urgenza di incontrare le aspettative degli stakeholder in uno scenario che sta cambiando e che impone alle aziende una rinnovata centralità della loro dimensione “corporate”.
La Italy RepTrak 2019 indica che in Italia, tra il 2018 e il 2019 la reputazione è in crescita: il valore medio delle aziende italiane si attesta sui 69,3 punti (indice RepTrak Pulse score), tornando vicino alla media del 2016 di 69,6 punti. Rispetto al peggioramento registrato nel 2018, si segnala quindi un recupero che rappresenta un segnale forte per le aziende: oggi i consumatori sono disposti a vedere nelle aziende un soggetto capace di rappresentare una guida capace e credibile, all’interno di un contesto macro-economico estremamente fragile, testimoniato dalla continua flessione dei principali indicatori.
La classifica. Scambio di posizioni al vertice tra Ferrero (1° nel 2018 e 2° nel 2019) e Ferrari (2° nel 2018 e 1° nel 2019) nella Italy RepTrak. Il Cavallino rampante risulta infatti essere l’azienda più reputata tra i consumatori italiani, seguita da Ferrero e Bmw Group che scala ben 13 posizioni rispetto allo scorso anno, spodestando dal gradino più basso del podio 2018 The Walt Disney Company che si piazza in 7° posizione.
Tra i balzi in avanti più clamorosi nella classifica 2019 si segnalano quello di Rolex (dal 21° al 6° posto), Bosch (dal 30° al 10°), Salvatore Ferragamo (dal 25° all’ 11°) e Nintendo che recupera ben 38 posizioni passando (dal 58° al 16° posto).Grande progressione quella di Netflix che conferma il suo trend positivo guadagnando 24 posizioni che gli valgono il 18° posto in classifica. Battuta d’arresto invece per i giganti del web: Amazon perde 5 posizioni ed esce dalla Top10 (dall’8° al 14° posto), Google ne perde 8 (dall’11° al 19°) e Facebook che rimane nella parte bassa della classifica scendendo da 144° al 147°). Chiudono la classifica Ferrovie dello Stato (148° posto), Autostrade (149°) e Monte dei Paschi di Siena (150°).
Dalle analisi di Reputation Institute emerge che attualmente nella scelta d’acquisto, il prodotto “vale” sempre meno, ovvero il 33%, perché, pur rimanendo un fattore importante, ha perso definitivamente la capacità di essere il fattore distintivo tra due aziende concorrenti. Per orientare le scelte del consumatore e vincere la competizione, le aziende sono quindi tenute a valorizzare il loro heritage, l’unico fattore non replicabile dalla concorrenza, che secondo le stime di Reputation Institute incide per il 67% sulla scelta del consumatore.
A conferma di ciò la Italy RepTrak rileva che la reputazione cresce al crescere della qualità della conoscenza dell’azienda: nella valutazione dell’indice RepTrak Pulse score la differenza tra bassa e alta conoscenza di un’azienda vale quasi 19 punti, conquistando +4,7% di persone a supporto dell’azienda. Nel 2019 rimane centrale il tema del “ruolo sociale” ma assume sempre più importanza l’atteggiamento sul fronte corporate che guidi l’azienda in modo corretto, sostenibile e con una visione a lungo termine.
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