(ANSA) – GENOVA, 15 APR – La richiesta al Governo di una maggiore autonomia finanziaria dei porti liguri è il punto principale che ha unito maggioranza e opposizione in Consiglio regionale durante la seduta sull’autonomia differenziata.
All’unanimità l’assemblea ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta Toti a “sottolineare l’importanza dell’autonomia finanziaria dei porti a favore dello sviluppo economico e produttivo della Liguria e dell’intero sistema Italia”. Le prime divisioni sono emerse nella discussione su come reinvestire il gettito fiscale dei porti e su che forma dare alle Autorità portuali. L’assemblea ha respinto un ordine del giorno presentato dal M5S per chiedere che “una quota del gettito fiscale dei porti liguri venga reinvestito per lo sviluppo del trasporto pubblico locale”. A maggioranza l’assembla ha respinto un ordine del giorno presentato dal PD che avrebbe impegnato la Giunta Toti a non sostenere la trasformazione delle Autorità portuali in SpA o di privatizzarle parzialmente. L’ordine del giorno chiedeva anche di escludere dalla trattativa con il Governo la regionalizzazione del demanio portuale.
Centrodestra e M5S uniti hanno respinto un ordine del giorno del Pd che avrebbe impegnato la Giunta Toti ad “escludere dalla trattativa con il Governo la regionalizzazione della potestà concessoria del demanio autostradale”. “La nostra Regione ha un residuo fiscale passivo, è più quello che riceve dallo Stato rispetto a ciò che restituisce.
L’unico punto sui cui concordiamo è la richiesta di una maggiore autonomia dei porti”, commenta il capogruppo PD Giovanni Lunardon. Secondo il capogruppo Giovanni Pastorino (Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria) “se non si mette mano al numero delle Regioni italiane, i limiti che ha la Liguria per la sua dimensione causeranno gravi problemi di instabilità finanziaria”. La capogruppo M5S Alice Salvatore definisce la proposta di Giunta “una serie di proposte sovradimensionate”.
“Non credo che chiediamo troppa autonomia al Governo.
Chiediamo ciò che riteniamo di poter gestire in modo più efficace e vicino ai cittadini della Liguria, invece di continuare a appaltarlo a Governi che molto spesso hanno tenuto in poca considerazione le esigenze delle Regioni. Porti, infrastrutture, sanità possono essere gestite in modo più vicino ai cittadini facendo un regalo alla politica stessa che li vedrà più interessati a controllare come vengono gestite le risorse”, dice Toti.