ROMA – Con 7 miliardi di euro (+3,6%), sono cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti pronti i prodotti made in Italy più esportati nel mondo. A rilevarlo è uno studio della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi che ha realizzato in collaborazione con Coldiretti Lombardia e Promos Italia l’analisi di mercato “L’agroalimentare italiano nel mondo” producendo una mappa delle rotte del cibo tricolore disponibile in italiano e inglese e scaricabile in internet.
Il progetto è presentato nei giorni di “Milano Food City”, la settimana dedicata al cibo e alla cultura della sana alimentazione, dal 3 al 9 maggio. La classifica del report economico dei prodotti dello Stivale più venduti all’estero vede al secondo posto i vini con 6,2 miliardi (+3,3%), seguono poi pane, pasta e farinacei con 3,9 miliardi di euro (+2,5%).
Superano i 3 miliardi di euro anche la frutta (+2,4%), i prodotti lattiero-caseari (+3,2%), carni e prodotti non lavorati da colture permanenti,tra cui uva, agrumi. Gli aumenti più consistenti si registrano per pane e prodotti di pasticceria con 1,2 miliardi (+72%), prodotti per animali (+10,5%) e gelati (+7,4%). L’agroalimentare made in Italy nel mondo nel suo complesso- spiega una nota della Camera di commercio lombarda- vale 41 miliardi di euro all’anno e cresce del +1,4%.
Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito i maggiori mercati per l’export: prima la Germania (+1,6%) seguita da Francia (+4,3%), Stati Uniti (+4%) e Regno Unito (+1,6%). I maggiori esportatori italiani sono Cuneo e Verona con 3 miliardi di euro. Al terzo posto sale Milano con 1,6 miliardi, +4,4%.