Il sito del concorso #zerobullismo.com
Pubblicato il: 10/05/2019 19:19
Un uso consapevole delle nuove tecnologie contro il fenomeno del cyberbullismo. E’ l’obiettivo di #Zerobullismo.com, concorso promosso da ND Comunicazione e dallo studio legale DIKE nell’ambito del progetto di sensibilizzazione #Zerobullismo, con il sostegno di Every Child is My Child onlus e il contributo dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Main Partner dell’iniziativa, Nexi. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso è stato prorogato al 15 giugno 2019.
A chi si rivolge #Zerobullismo
Il progetto si rivolge a tutti i giovani della cosiddetta ‘Generazione Zero’, ossia a tutti i bambini degli ultimi anni di scuola Primaria, i ragazzi della scuola Secondaria e i giovani delle Superiori. Non solo. La partecipazione è aperta anche ai genitori e alle famiglie, che spesso sono ‘nativi’ analogici ma utenti assidui della rete e sensibili alle tematiche del cyberbullismo e delle informazioni veicolate su Internet. Infine anche le Scuole impegnate nella diffusione della cultura digitale e le organizzazioni di varia natura, da quell’associazionismo non profit alle istituzioni di vario livello, passando per le imprese private, possono entrare in gara.
Come si partecipa
Per partecipare a #Zerobullismo occorrerà raccontare una storia (reale o inventata) per dire basta al bullismo in rete o per raccontare il mondo dei social e inviarla a [email protected]. I vincitori saranno premiati durante il Campus Party in programma a luglio (Milano, dal 24 al 27 luglio 2019). I contributi inviati possono essere, oltre al testo scritto, anche in forma video o musicale. E la lingua può essere l’italiano o una qualunque altra lingua. Ad esaminare i vari elaborati – sia scritti che multimediali – una commissione formata da professionisti del settore cinematografico e audiovisivo.
Cyberbullismo, perché è importante combatterlo
Perché è importante sapere cos’è il cyberbullismo e per quale motivo è fondamentale conoscerne caratteristiche, rischi e pericoli? La risposta è facilmente intuibile: perché si tratta di un fenomeno in costante aumento che può portare conseguenze anche gravi per chi lo subisce. Il bullismo esiste da tempo immemore; la nascita del bullismo online è invece legato allo sviluppo dei moderni dispositivi tecnologici. Le nuove generazioni vivono in una società fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla rete, al punto che spesso si ritrovano di fronte a una difficoltà oggettiva: distinguere ciò che reale da ciò che è virtuale. Ecco perché un’azione di cyberbullismo può rappresentare un pericolo serio per l’incolumità fisica e mentale della vittima. Un progetto come #Zerobullismo diventa quindi importante per creare una vera e propria ‘comunità di ascolto’, per far sentire la propria voce e ascoltare le varie storie riguardanti questo tema.
Erika Fattori, responsabile Brand and Comunication di Nexi, ha spiegato il coinvolgimento dell’azienda in questo progetto: “Sosteniamo questa iniziativa perché pensiamo sia importante lavorare tutti insieme a supporto dei ragazzi in una logica di educazione all’utilizzo corretto delle tecnologie e del digitale. Sta un po’ nel nostro posizionamento l’essere vicini ai clienti e spingere all’innovazione tecnologica. Questi due aspetti, con #Zerobullismo, si fondono insieme in una logica precisa per lavorare insieme e impegnarsi nel combattere il bullismo”.
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