Bayer ha incassato una nuova sconfitta, la terza consecutiva negli Stati Uniti, per il diserbante Roundup. Una giuria di Oakland, in California, ha stabilito che il colosso tedesco deve pagare 2,055 miliardi di dollari a una coppia che ha usato il prodotto per oltre 30 anni e ha contratto il cancro. Il diserbante – secondo i giurati – ha rappresentato un «fattore significativo» nella malattia di Alva e Alberta Pilliod.
LA RIVOLTA DEGLI AZIONISTI PER L’ACQUISIZIONE DI MONSANTO
Il verdetto è arrivato mentre Bayer è alle prese con una rivolta degli azionisti sull’acquisizione di Monsanto, il colosso americano che ha esposto Bayer alle cause su Roundup. E segue le altre due recenti sconfitte in Tribunale, per le quali altre giurie hanno condannato complessivamente Bayer a pagare 159 milioni di dollari.
L’AZIENDA DECISA A PRESENTARE RICORSO IN APPELLO
Bayer si è impegnata a presentare appelli in tutti e tre i casi e dopo la sentenza di Oakland ha dichiarato: «Questa decisione è in conflitto diretto con le decisioni dell’Agenzia per la protezione ambientale e il consenso delle autorità sanitarie globali, secondo le quali i prodotti a base di glifosato possono essere usati in modo sicuro e non sono cancerogeni».
L’IPOTESI DI UN PATTEGGIAMENTO GLOBALE
Sugli oltre 2 miliardi chiesti dalla giuria, circa il 50% è per danni punitivi. Una cifra elevata che, secondo alcuni osservatori, potrebbe spingere Bayer a patteggiare nelle innumerevoli cause in corso con al centro il Roundup. Un patteggiamento globale che potrebbe valere 5 miliardi di dollari.