“Il grande tema che io credo dovremmo affrontare, e come governo su questo ci stiamo concentrando, è finalizzare un’azione politica e amministrativa e renderla concreta cercando di partire da quello che oggi abbiamo per implementarne il valore, per completarne la progettazione, senza per questo non avviarci su sperimentazioni e su progetti nuovi”. Lo ha detto Luigi Bertschy, assessore agli Affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, durante il Forum partenariale sui fondi europei. In questo senso “l’obiettivo che ci siamo dati è di ragionare su quello abbiamo realizzato, valutarlo, valorizzarlo, e cercare di renderlo finalmente fruibile per quei progetti di dimensione più ampia”. “Potremmo citare per esempio – ha spiegato – il tema delle piste ciclabili: più volte durante questa programmazione abbiamo parlato delle piste ciclabili, abbiamo realizzato dei tratti di progetti, oggi se dovessimo presentare un prodotto pista ciclabile Valle d’Aosta non lo potremmo presentare”.
Mattei, Fse in difficoltà ma Fesr e Feasr sono ok – “Tranne che per il Fondo sociale europeo, che ha avuto difficoltà l’anno scorso, tutti gli altri programmi sono assolutamente in linea con gli obiettivi di spesa”. Lo ha detto Enrico Mattei, coordinatore del dipartimento Politiche strutturali e affari europei, a margine del Forum partenariale sui fondi europei. “Anzi – ha spiegato – il programma cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale è uno dei programmi che ha dei buoni avanzamenti di spesa. Lo stesso assessore Viérin ha ricordato che anche il programma di sviluppo rurale è arrivato a un buon livello di spesa. Sicuramente anche il Psr è in linea con gli obiettivi di spesa nazionali. Quindi non c’è particolare motivo di preoccupazione, abbiamo ancora davanti tempo fino al 2023” per spendere i fondi della programmazione 2014-2020.
Al 31 dicembre 2018, la spesa sui Fondi Fesr (64 milioni 350 mila 950 euro lo stanziamento totale) ha raggiunto il 38 per cento, quella sul Fse (55 milioni 572 mila 550 euro) il 40,30 per cento e quella per il Feasr (136 milioni 924 mila 861 euro) il 45,2 per cento.