(ANSA) – ROMA – La Xylella sembra ben lontana dalla tenuta Frescobaldi di Castello Nipozzano (Firenze) dove nel 1986 anche il Principe Carlo d’Inghilterra, in visita in Italia, piantò un ulivo. Ciononostante Matteo Frescobaldi, olivicoltore d’eccellenza rappresentante della 30/a generazione della Famiglia Frescobaldi e brand manager dell’olio extravergine Laudemio Frescobaldi giunto al 30/o raccolto, considera “l’abbandono dei campi la maggiore minaccia”.
Per il rampollo della storica azienda di viticoltori “il miglior presidio contro questa tremenda fitopatologia, che in Toscana ha riguardato solo piante da frutto e la macchia mediterranea sull’Argentario, è l’olivicoltura professionale. Avere qualche pianta in una masseria o nei resort di zone non storicamente vocate non può essere paragonabile – ha concluso – al dramma di chi vive di olivicoltura e in zone vocate come il barese e il brindisino dovrà procedere all’espianto”.(ANSA).