(ANSA) – MILANO, 4 GIU – Dire “Mah-Jong” è parlare di un gioco cinese adorato in ogni chinatown del globo. Ogni orientale infatti lo sa giocare, come in Italia si conosce la Tombola o in Albania il Bingo. Per alcuni, dato che si presta moltissimo all’azzardo, è un’ossessione (e per pochi un affare illecito) ma comunque è un grande protagonista nella comunità orientale.Tanto che adesso, a Milano, su questo gioco a metà tra Domino e Machiavelli, si sta addirittura girando un film.
“Il Drago di Romagna” primo docu-film sul Mah-Jong in Italia, è frutto di una “co-produzione italo cinese. L’idea del film, diretto da Gerardo Lamattina, è partita dalla Romagna dove il gioco tradizionale cinese del Mah-Jong “è diventato parte del tessuto sociale: due bimbi cinesi, Lou e Stefano, aiutano una frizzante signora romagnola in pensione appassionata di Mah Jong a coronare il suo sogno di andare in Cina a conoscerne le origini”. Il Mah-Jong, che significa ‘uccello di canapa’, è un gioco da tavolo per 4 giocatori, con 144 tessere decorate.