Quasi 1,3 miliardi. A tanto dovrebbe ammontare alla fine di quest’anno il “residuo”, ovvero la spesa inutilizzata, dei due “fondoni” attivati dall’ultima legge di bilancio per reddito di cittadinanza e quota 100. A ufficializzare questa previsione, con un chiaro riferimento alle due misure che non vengono però citate esplicitamente, è di fatto la stessa nota con cui Palazzo Chigi afferma che il Patto di stabilità Ue sarà rispettato. E annuncia di voler avviare un dialogo con l’Europa dopo che la presentazione del rapporto della commissione Ue con cui viene considerato «giustificato» l’avvio di una procedura d’infrazione per debito eccessivo.
Nella nota di Palazzo Chigi i risparmi delle misure bandiera
Nel comunicato della Presidenza del Consiglio si sottolinea che il deficit 2019, previsto al 2,4% con il Def presentato ad aprile, scenderebbe di 0,2 punti percentuali per effetto delle maggiori entrate fiscali, contributive ed extra-tributarie nel corso dell’anno, peraltro già riscontrato nel primo quadrimestre. L’esecutivo afferma poi che l’indebitamento netto della Pa a fine anno scenderebbe ulteriormente a quota 2,1% del Pil calcolando anche «gli effetti delle minori spese derivanti da accantonamenti prudenziali riguardanti le più cospicue misure adottate dal Governo nel corso dell’anno». E le «più cospicue misure» targate “ governo giallo verde” che sono entrate in vigore quest’anno non sono altro che il reddito di cittadinanza e quota 100. Palazzo Chigi evidenzia che «sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, la minor spesa» per questi interventi «ragionevolmente risulterà pari ad un ulteriore 0,07 per cento del Pil», ovvero quasi 1,3 miliardi. È pertanto destinato a restare inutilizzato più del 10% dei circa 11 miliardi messi a disposizione quest’anno dalla legge di bilancio per reddito di cittadinanza (7,1 miliardi) e quota 100 (3,9 miliardi).
Tridico: costi contenuti per quota 100
Il primo a dire a chiare lettere che del Fondo per il reddito di cittadinanza a fine 2019 sarebbe risultato non speso almeno un miliardo è stato, nelle scorse settimane, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. Che ieri alla Camera ha confermato che anche le uscite per quota 100 risulteranno contenute. «Fino ad ora noi non abbiamo avuto una grossissima spesa per quota 100: quelle domande che abbiamo ricevuto – ha affermato Tridico – consentono a persone stanche, e ingessate dalla precedente riforma del 2011 del governo Monti, di ammorbidire la loro uscita dal lavoro. E con conti, numeri e spesa molto contenuti».
© Riproduzione riservata