Oltre 19mila accessi al Pronto soccorso, 140 assunzioni tra medici, infermieri e operatori sanitari, oltre 26mila prestazioni di specialistica ambulatoriale e l’apertura, nei giorni scorsi, di 10 posti letto di breve osservazione che consentiranno di ridurre la pressione sul Pronto soccorso.
Sono i primi numeri di attività’ del nuovo ospedale dei Castelli, illustrati nella conferenza stampa di oggi ad Ariccia
che ha tracciato un bilancio “lusinghiero” dei primi sei mesi dall’apertura del nosocomio, avvenuta lo scorso 13 dicembre.
Numeri destinati ad aumentare come quelli dei posti letto, che entro fine 2019 raggiungeranno le 200 unita’ per poi toccare quota 342 da qui a un anno, ma il percorso di crescita dell’ospedale e’ testimoniato anche dell’inaugurazione del nuovo raccordo stradale che faciliterà’ l’accesso alla Camera Calda del Pronto soccorso da parte dei mezzi di emergenza.
Con le ultime 140 assunzioni, sale a 700 il numero di operatori attualmente impiegati nella struttura. “Abbiamo già’
sviluppato oltre 13mila giorni di degenza, in particolare nell’area di medicina- ha spiegato il direttore della Asl Roma 6, Narciso Mostarda- e pensiamo di superare i 40mila accessi a fine anno, che per un ospedale appena nato e più’ lontano rispetto alla vecchia struttura di Albano, con flussi diversi, non e’ un dato banale”. Degli accessi registrati finora, il 59% era costituito da codici verdi, il 33% da codici gialli e il 4% da codici rossi, con 31mila prestazioni ambulatoriali erogate. Si tratta di “numeri che non avevamo mai raggiunto con altri ospedali dell’Azienda- ha aggiunto Mostarda- e siamo convinti che non potranno non salire e tenere conto dell’accuratezza delle
prestazioni e della disponibilità’ sempre maggiore a mettersi in gioco. Aprire un nuovo ospedale significava misurarsi con tante aspettative e anche con le critiche: ben vengano, più’ ci sollecitano a un confronto più’ noi alziamo il regime dei giri. La loro aggressività’ per noi e’ uno stimolo eccezionale. Questo e’ un ospedale che da’ il meglio di se’ soprattutto nelle difficoltà’, fornendo risposte articolate come accade nel Pronto soccorso pediatrico”.
Giuseppe Novelli, il presidente dell’Università’ Campus Biomedico, Felice Barela, e il rettore dell’UniCamillus, Gianni Profita. “Non e’ banale accettare una sfida e aprire un ospedale in questo Paese e in questa regione in un momento particolare- ha sottolineato Novelli- Abbiamo dato sempre il nostro supporto e ho sempre sottolineato che questa struttura ha prima costruito un modello con la scelta delle professionalità’ dalle università’ del Lazio e poi ha costruito le mura. Tutti ci invidiano il nostro Sistema sanitario nazionale che e’ sempre attivo e moderno, e la forza di questo ospedale e’ proprio l’essere nato ‘ proprio l’essere nato in un momento in cui non ci sono soldi: bisogna guardare a un mondo nuovo e ai 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile, da raggiungere entro il 2030, indicati dall’Onu”.
una incubazione piuttosto lunga con una accelerazione piuttosto forte negli ultimi 4 anni grazie a tecnologie, strutture importanti e risorse umane fondamentali”.
I numeri relativi all’ospedale dei Castelli “ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta- ha concluso D’Amato- Ma una delle cose piu’ importanti e’ aver ricreato un senso di appartenenza e di squadra per la sanità’ del Lazio. Senza il miglioramento del settore sanitario e dei conti, non sarebbe stato possibile aprire questa struttura”.