Altro che torrida savana: nell’ultima Era glaciale, le iene si aggiravano fameliche anche in Artico, tra la steppa e la tundra, pronte a sbocconcellare carcasse di mammut e ad attaccare cavalli e caribù. A rivelarlo sono due denti fossili rinvenuti negli anni Settanta nel territorio della Yukon, in Canada, e attribuiti dopo anni di studi ad antiche iene dai ricercatori dell’Università di Buffalo, che pubblicano le loro ultime analisi sulla rivista Open Quaternary.
I denti, che rappresentano i primi fossili di iena in Artico, risalgono a un periodo compreso tra 1,4 milioni e 850.000 anni fa e appartengono a un genere ormai estinto, quello della iena-ghepardo (Chasmaporthetes). “Fossili di questo genere di iena sono stati trovati in Africa, Europa e Asia, perfino nel sud degli Stati Uniti: ma come è arrivata in nord America?”, si chiede il paleontologo Jack Tseng.
“I denti che abbiamo studiato, sebbene siano soltanto due, iniziano a rispondere a questa domanda”. Secondo i ricercatori, le antiche iene sarebbero giunte in nord America passando attraverso la Beringia, un lembo di terra che ha collegato l’Asia e l’America del nord durante le ere glaciali, quando il livello dei mari era più basso. Da lì, le iene si sarebbero poi spostate verso sud, fino ad arrivare in Messico.