Luigi Valadier, Erma di Bacco, 1773, bronzo e alabastro a rosa, altezza 175 cm. Galleria Borghese, Roma
La grande mostra monografica dell’autunno sarà dedicata a Luigi Valadier, protagonista del rinnovamento del gusto a Roma alla metà del ‘700.
La sua inarrivabile tecnica nel lavorare l’argento e il bronzo lo portò a sviluppare un gusto e uno stile assolutamente all’avanguardia, che ne ampliò la dimensione artistica da quella di grande artefice di arredi a realizzatore di imprese più ambiziose e monumentali, quali i bronzi di grandi dimensioni, frutto della sua devozione verso la Roma antica, e i monumenti classici e le sculture religiose, che di Roma rappresentano il volto cristiano.
Nessun luogo meglio della Galleria Borghese può assolvere l’impegnativo compito di celebrare Luigi Valadier attraverso la sua multiforme produzione, poiché egli fu una figura emblematica per l’aspetto che la Villa andava assumendo nel XVIII secolo grazie al rinnovamento voluto dapprima col principe Camillo e poi con il principe Marcantonio Borghese, l’uomo più fastoso del secolo e il più munifico tra i committenti romani, per il quale Luigi disegnò arredi, camini, realizzò monumentali servizi da tavola, compose intere sale, connotando fortemente con il suo stile tutto il principato.
La mostra dunque metterà a fuoco la vasta committenza borghesiana e le sue implicazioni, riunendo gli oggetti e gli arredi che sino a oggi è stato possibile reperire. Saranno esposti anche i disegni delle opere, sopravvissuti numerosi, che risarciscono temporaneamente la collezione Borghese, per quanto possibile, della loro dispersione.
Il catalogo, pubblicato da Officina Libraria, è a cura di Anna Coliva e Geraldine Leardi.