Golden Autumn Foliage and the Scenic Sunset. Sunny Fall Foliage
Pubblicato il: 02/10/2018 14:53
Le giornate iniziano ad accorciarsi, i giorni di pioggia si moltiplicano e si finisce più facilmente per cadere preda del ‘winter blues’. Secondo un recente studio, però, alcune persone possiedono una sorta di ‘scudo’ contro questa forma di depressione stagionale: in particolare le donne, che sembrano adattarsi meglio ai fattori di stress ambientale per evitare questa forma di depressione. Lo studio sulla depressione stagionale o ‘Sad’ (Seasonal Affective Disorder), suggerisce che alcuni soggetti possono evitare la depressione mantenendo o addirittura aumentando i livelli di serotonina (il cosiddetto ‘ormone del buonumore’) per tutto l’anno, anche se portatori di un gene che normalmente aprirebbe la strada al winter blues, come si legge su ‘European Neuropsychopharmacology’.
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Il disordine affettivo stagionale (Sad) è causato proprio dalla mancanza di luce diurna, che porta ad un aumento della depressione in inverno, specialmente nelle aree più lontane dall’equatore. Precedenti ricerche hanno dimostrato che circa il 90% delle persone che vivono a Copenaghen ne risentono in qualche modo, con disturbi alimentari o del sonno. Con l’arrivo della primavera, questi sintomi clinici generalmente scompaiono. “La luce del giorno è effettivamente un antidepressivo naturale – ricorda la ricercatrice principale dello studio, Brenda McMahon del Rigshospitalet di Copenaghen – Come molti altri farmaci attualmente usati contro la depressione, più giorni di luce impediscono la rimozione di serotonina dal cervello”.
Gli scienziati avevano precedentemente scoperto che il Sad è più comune nelle donne e nelle persone portatrici di un gene particolare (5-HTTLPR). Questa variante incide sulla rimozione del neurotrasmettitore dal cervello: la maggior parte dei farmaci anti-depressivi come il Prozac* agisce proprio rallentando l’eliminazione della serotonina a livello di cellule cerebrali. Il team di Copenhagen ha studiato 23 giovani volontari con predisposizione genetica alla depressione, ma che – a sorpresa – facevano parte del 10% dei danesi che non era stato influenzato dal cambio di stagione. I volontari sono stati sottoposto a scanner cerebrale (Pet) in estate, e poi per due volte in inverno, con l’obiettivo vedere cosa accadeva alla serotonina.
“La privazione della luce del giorno è un potente innesco per i sintomi depressivi. Questa è la prima volta che qualcuno usa la Pet per valutare la resistenza alla depressione invernale”, dice McMahon. “Abbiamo riscontrato che il livello del trasportatore di serotonina è diminuito in media del 10% circa dall’estate all’inverno, con un calo notevolmente maggiore nelle donne. Ma abbiamo anche visto che alcune persone, che avrebbero dovuto sperimentare” depressione stagionale “a causa della loro predisposizione genetica, erano comunque in grado di regolare la quantità di serotonina rimossa dal cervello, diventando più resistenti alla depressione”.
Nelle donne resilienti, aggiungono i ricercatori, i livelli di serotonina sono rimasti inalterati nel corso delle stagioni. Si tratta di uno studio su piccoli numeri, avvertono i ricercatori, che mette però in luce vari aspetti che entrano in gioco nella depressione stagionale. Oltre a una sorta di super-potere femminile, da indagare con ulteriori ricerche.
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