“Le terre alte necessitano di un nuovo strumento specifico e snello per affrontare le sfide del futuro”. Lo ha detto a Bruxelles il rappresentante della Valle d’Aosta nel Comitato delle Regioni, Pierluigi Marquis, in occasione del dibattito sul clima alla presenza del commissario europeo Miguel Canete.
“Tra le aree più vulnerabili ci sono quelle di montagna – ha spiegato – che necessitano di adeguate politiche anche perché generano grandi benefici per la pianura e le città. Le montagne sono vere cattedrali di acqua, ricche di vegetazione che assorbe il C02: a tutto beneficio della pianura. La montagna è soggetta all’erosione dei pendii, allo scioglimento del permafrost e a eventi meteorologici estremi. Da sola non può sostenere i costi per produrre benefici e ridurre i rischi. Anche se la prossima programmazione metterà a disposizione maggiori risorse a favore dei cambiamenti climatici, non sono più sufficienti il Fesr, le strategie e programmi territoriali consolidati”.