Il vicepremier, Luigi Di Maio, agli Stati generali dei consulenti del lavoro
Pubblicato il: 11/01/2019 15:31
“La nostra grande sfida è abbassare il costo del reddito di cittadinanza promuovendo il più possibile un passaggio attraverso una formazione che non dovranno fare solo i centri per l’impiego. Nel nostro provvedimento ci sono le agenzie private, ci sono i centri di formazione legati al mondo dell’impresa e della rappresentanza dei lavoratori. E quindi anche i consulenti del lavoro potranno partecipare alla formazione con i propri strumenti”. Così il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, a Roma dal palco degli Stati generali dei consulenti del lavoro per il quarantennale dell’istituzione dell’Ordine.
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Di Maio ha poi aggiunto: “Sono contento del fatto che, nell’ambito della riforma fallimentare che ieri è passata in Cdm, anche i consulenti del lavoro potranno accedere alla figura del curatore. Questo è un ruolo che fa fare un altro passo avanti a un Ordine professionale che un miglio alla volta, un miglio alla volta, sta accrescendo le proprie competenze”.
Per Di Maio, “sulle nuove tecnologie i professionisti devono essere pronti”. “I consulenti del lavoro in primis devono guardare a queste nuove forme di lavoro per lo sviluppo del nostro Paese. Basta comprendere e cavalcare il cambiamento affinché il vostro ruolo resti sempre centrale e indispensabile”, ha detto.
“Il mondo delle professioni -ha continuato- svolge un ruolo delicato, di collante tra imprese e mondo del lavoro. Ricordo spesso con piacere l’apporto gratuito che avete dato al Paese quando anni fa fu avviato il microcredito per le imprese con il taglio degli stipendi dei parlamentari. Abbiamo offerto -ha concluso- una possibilità a tanti disoccupati, e voi lo avete fatto mettendovi a disposizione gratuitamente”.
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