L’impronta del Moonboot di Neil Armstrong patrimonio dell’umanità? E cosi’ la bandiera a stelle e strisce pianta sulla Luna dall’equipaggio dell’Apollo 11 il 20 luglio di 50 anni fa? L’anniversario rilancia il pressing per ottenere una convenzione internazionale che preservi la legacy lasciata dagli astronauti sul satellite della Terra. Armstong e Aldrin abbandonarono sulla luna un centinaio di oggetti tra cui una porzione del modulo lunare e un bel po’ di spazzatura ma “non c’e’ nulla che proibisca di guidare sopra le impronte di Armstrong distruggendole per sempre”, nota Steve Miriam, specialista in diritto spaziale alla Georgetown University: “Non una legge americana, non una convenzione internazionale che stabilisca vincoli di tutela”.
Questo perche’ finora la Luna e gli altri corpi celesti, come decretato dal Trattato Onu sullo spazio interplanetario del 1967 siglato all’epoca della corsa all’andata in orbita tra Usa e Urss, “devono essere liberi per l’esplorazione e l’uso da parte di tutti”. Di qui l’interesse a almeno una convenzione che vincoli i resti degli sbarchi come si fa sulla Terra per monumenti e siti storici. .