Angela Grignano ospite a La Vita in Diretta Estate. La 25enne rimasta ferita lo scorso 12 gennaio a Parigi nell’esplosione a Rue de Trevise, ha raccontato quei terribili momenti e il percorso intrapreso per rimettersi in piedi. «Sto bene da quando mi hanno detto che la gamba c’era e dopo aver visto i miei genitori», ha raccontato nello studio mostrando la gamba sinistra fasciata. In questi sei mesi ha subito sette interventi per la ricostruzione della gamba. «Hanno fatto un ottimo lavoro, sono soddisfatta. La mia vita è cambiata, ma ho scoperto cose che forse davo per scontate». Nel frattempo scorrono le immagini dell’esplosione che poteva esserle fatale. «Ho tutto fisso nella mia mente perché sono stata sempre cosciente. Ricordo anche il lavoro dei pompieri, tutto. Ma ho superato questo incidente». Dal sogno di fare la ballerina alla paura di perdere la gamba. «Quando l’ho vista ho pensato di aver perso tutto. Poi hanno stretto il laccio emostatico e mi hanno spiegato che non avrebbero potuto fare altrimenti».
ANGELA GRIGNANO, FERITA NELL’ESPLOSIONE A PARIGI
Angela Grignano ha lottato senza mai perdere la speranza per la sua gamba. «Mi hanno detto che forse ci sarà un altro intervento, poi la palla passerà a me. E io non vedo l’ora», ha dichiarato a La Vita in Diretta Estate la ballerina laureata in Scienze e arte dello spettacolo alla Sapienza di Roma. «Hanno detto che dipenderà dalla mia forza di volontà per la riabilitazione. E io ho risposto che se dipende da me non ci sono problemi», ha aggiunto con grinta e determinazione la ragazza. In questi mesi comunque ha avuto sempre al suo fianco la sua famiglia. «Sono stati la mia più grande soddisfazione. Mi hanno dato forza, speranza e sorrisi. Non posso chiedere di più». Domani tornerà a Parigi per le cure ma ha in serbo un nuovo progetto: «Il primo obiettivo è tornare a camminare e a ballare, ma sogno di regalare a Trapani un teatro». Angela Grignano ha poi spiegato cosa ha imparato da questa esperienza: «La vita è una ed è bella. Io sorrido per la mia famiglia perché non voglio dare preoccupazioni. Quel giorno qualcuno non ce l’ha fatta».
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