Prendendo atto della decisione della Corte Costituzionale e in attesa di poter leggere il testo della sentenza sulla legittimità delle competenze legislative delle province di Trento e Bolzano non si può non notare che questa sentenza riguarda un problema di competenze normative tra Stato e province autonome e non casi concreti.
Da quanto si legge nel comunicato della consulta, infatti, qualsiasi decisione riguardante eventuali catture o, addirittura, uccisioni di lupi o orsi dovrà comunque essere preventivamente autorizzata dall’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale): quindi è sempre necessario il parere positivo dello Stato e la dimostrazione concreta che non esistano valide soluzioni alternative alla cattura o all’abbattimento di animali protetti da leggi europee.
È bene precisare poi che la decisione della Corte Costituzionale non ha nulla a che vedere con l’attuale vicenda dell’Orso M49: l’ordinanza urgente firmata dal Presidente della Provincia di Trento per la “rimozione” dell’orso ritenuto pericoloso senza alcuna motivazione concreta e dimostrabile è illegittima, tanto che lo stesso Ministero dell’ambiente ha diffidato la provincia di Trento ad abbattere l’animale che si è macchiato della grave colpa di aver razziato un po’ di cibarie. Semmai la decisione di oggi del Giudice delle leggi rafforza quanto sostenuto da sempre dal WWF e dalle altre associazioni: la necessità della collaborazione da parte di regioni e province autonome con i competenti organi tecnico scientifici dello Stato per garantire una sempre migliore tutela di questi magnifici animali, insieme a quella dell’incolumità dell’uomo (che in realtà non è affatto minacciata da orsi e lupi se si adottano poche e semplici regole di comportamento).