(ANSA) – TRENTO, 1 AGO – La Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, ha deciso di intervenire nel giudizio promosso presso il Tribunale di Trento dalla Federazione regionale del Trentino Cisl medici verso l’Azienda provinciale per i Servizi sanitari. Il ricorso della Cisl contesta la modifica del rapporto fra medici di continuità assistenziale e abitanti residenti che è stato portato da 1 medico ogni 5000 abitanti a 1 medico ogni 4350. “Si tratta di una decisione scontata: abbiamo assunto un impegno con i cittadini proprio per il potenziamento dei servizi territoriali – è il commento del presidente della Provincia Fugatti affidato ad una nota -, per questo fin da subito abbiamo costruito un percorso con l’Azienda sanitaria che consentisse ai territori, a partire da Pieve Tesino e da Bezzecca, la possibilità di contare nuovamente sul servizio di continuità assistenziale; siamo convinti che per difendere dallo spopolamento le valli e i territori montani sia necessario mantenere i servizi fondamentali”.