(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 2 AGO – “Non c’è bisogno che parliamo… C’è bisogno solo che ci vedono…”. Così parlava uno dei fermati nell’operazione contro la cosca Cordì condotta da Carabinieri e Guardia di finanza con il coordinamento della Dda.
L’operazione – che ha portato al fermo di 10 persone – nasce tra tre distinte indagini che hanno evidenziato come i Cordì e loro affiliati estorcessero denaro alle imprese impegnate nell’esecuzione di lavori, anche pubblici, nella zona, avessero il monopolio sulle attività cimiteriali e controllassero, persino, il settore della consegna e della vendita del pane.
Le indagini hanno fatto luce su una serie di estorsioni consumate e tentate per convincere le vittime a “mettersi a posto” e cu come la famiglia Alì da anni esercitasse un’incontrastata egemonia delle attività cimiteriale. Indagando sul fenomeno dell’assenteismo in Comune denunciato dal sindaco è poi emerso come i Cordì esercitassero un potere incontrastato nel settore della consegna e della vendita del pane.