Di 98milioni di maggiore imposta accertata complessivamente 88,5 milioni riguarda proprio il settore delle scommesse con 3.369 esercizi controllati e sanzioni tributarie applicate per oltre 54 milioni di euro. Almeno 115 i soggetti denunciati all’autorità giudiziaria. L’altro settore dove l’azione di contrasto dei Monopoli ha fatto emergere una maggiore illegalità e di evasione fiscale è quello delle New Slot (AwP) con 9,2 milioni di maggiore imposta accertata oltre 19,3 milioni di sanzioni tributarie applicate e più di 16 milioni di sanzioni amministrative
di Marco Mobili
Dei circa 3mila atti di accertamento sul territorio nazionale (2.986) il 50% è stato notificato nel Lazio (861) e in Sicilia (619). Foto Alr
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La stretta dei Monopoli sul gioco illegale comincia a dare i primi frutti concreti. Nel 2018 la maggiore imposta accertata dagli uffici delle Fisco è più che triplicata passando dai 31,6 milioni del 2017 ai quasi 98 milioni dello scorso anno. Un incremento che ha spinto verso l’alto anche le sanzioni tributarie incassate dai monopoli sotto la voce evasione, pari a 73, 8 milioni di euro a fine 2018 (+65%). A queste si devono aggiungere 18,6 milioni di sanzioni amministrative.
Un risultato, quello sui controlli e accertamenti in materia di gioco che, come emerge dal “Libro Blu 2018” sull’attività dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è frutto soprattutto di un’azione mirata con 38.745 controlli effettuati direttamente sul territorio la consegna di quasi 3mila atti di accertamento.
L’azione di contrasto
Nel mirino tutta l’offerta autorizzata in termini di controlli apparecchiature, flussi finanziari, pagamenti delle vincite e delle imposte nelle casse dell’Erario. Sul fronte del gioco illegale, invece, l’azione dei Monopoli si concentra soprattutto sui cosiddetti “Totem”, il gioco on line effettuato dai centri di trasmissione dati (Ctd) così come dai Punti di ricarica (Pdr), nonché sulle schede “taroccate” delle slot. Canali che, come spiegano dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, aggirano il gioco legale a partire dei vincoli imposti dal sistema concessorio così come il pagamento delle imposte, sia quelle direttamente legate al gioco (Prelievo erariale unico, tassa sulla fortuna ecc.) sia quelle lagate ai profitti come Ires, Irap o Irpef.
La mappa regionale dei controlli
Dei circa 3mila atti di accertamento sul territorio nazionale (2.986) il 50% è stato notificato nel Lazio (861) e in Sicilia (619). Solo 7 quelli notificati in Veneto e Trentino Alto Adige. In Calabria e Lazio la maggiore imposta accertata con oltre 40 milioni contestati nella regione del Sud e oltre 38,6 milioni in quella del centro Italia. Il Lazio è al primo posto anche per l’importo complessivo di sanzioni tributarie: 43,3 milioni contro i 10,4 milioni contestai in Campania. La palma della regione più virtuosa spetta alle Marche dove sono state contestate sanzioni tributarie per poco più di 77mila euro.
Dove si annida il gioco illegale
Dal capitolo del Libro Blu sui controlli emerge che il gioco illegale si concentra soprattutto sulle scommesse. Di 98milioni di maggiore imposta accertata complessivamente ben 88,5 milioni riguarda proprio il settore delle scommesse con 3.369 esercizi controllati e sanzioni tributarie applicate per oltre 54 milioni di euro. Almeno 115 i soggetti denunciati all’autorità giudiziaria. L’altro settore dove l’azione di contrasto dei Monopoli ha fatto emergere una maggiore illegalità e di evasione fiscale è quello delle New Slot (AwP) con 9,2 milioni di maggiore imposta accertata oltre 19,3 milioni di sanzioni tributarie applicate e più di 16 milioni di sanzioni amministrative.