Nella colazione di lavoro tra il presidente del Consiglio e la numero uno della nuova Commissione europea si discute anche del tema dei migranti. Il governo giallo verde, e in particolare il ministro dell’Interno Matteo Salvini, continua a sollecitare la riforma del regolamento di Dublino e una maggiore ed effettiva redistribuzione tra i Paesi europei
Colazione di lavoro a Palazzo Chigi tra il presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen (nella foto Ansa) e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte
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Un occhio alla rosa di nomi tirata fuori in extremis dalla Lega per il candidato italiano nella prossima Commissione europea. L’altro sui temi che hanno caratterizzato il suo discorso programmatico davanti alla plenaria di Strasburgo: la crescita, in un contesto che vede l’Italia in piena trappola della stagnazione, in procinto di mettere mano alle misure per la legge di Bilancio 2020; ma anche le nuove regole sulla gestione dei flussi migratori, a cominciare da quel superamento del regolamento di Dublino chiesto a gran voce dalla Lega di Matteo Salvini.
Nuovo Patto Ue sull’immigrazione
Sono questi i dossier sul tavolo della colazione di lavoro tra Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La presidente della Commissione europea è giunta a Palazzo Chigi poco dopo mezzogiorno. Prima del bilaterale i due hanno rilasciato alcune dichiarazioni sul commissario italiano, con Conte che ha posto l’accento sulla necessità che sia una poltrona economica di peso. E sulla necessità di cambiare il regolamento di Dublino. Su questo secondo punto, la presidente della Commissione Ue ha annunciato che proporrà un nuovo Patto sull’immigrazione per le migrazioni e per l’asilo. «Abbiamo bisogno di una nuova soluzione che sia una boccata d’aria», ha spiegato.
Procedure efficienti e umane per flussi migratori
«Vogliamo – ha aggiunto Von del Leyen – che le nostre procedure siano efficienti ma anche umane. Non è un compito facile da realizzare ma abbiamo capito che non esistono soluzioni facili né risposte facili soprattutto quando si tratta di una condivisione dell’onere. Certamente è necessario rivedere il concetto di ripartizione dell’onere. Sono consapevole che Paesi come l’Italia, la Grecia, la Spagna sono geograficamente esposti, sono in prima linea e di questo dovremo tenere conto. È fondamentale garantire la solidarietà, che non è mai unilaterale, è sempre almeno bilaterale ma se collaboriamo insieme certamente riusciremo a individuare soluzioni per il futuro». Il mio obiettivo politico primario – ha rilevato ancora – è superare le divisioni, tra nord e sud, est e ovest, piccoli paesi e gradi paesi. Un’Ue unita ha bisogno di un’Italia forte e prospera».
Salvini convitato di pietra al tavolo
Non si è seduto al tavolo, ma vi ha partecipato nella veste di “convitato di pietra” il vicepremier leghista Matteo Salvini che a poche ore dall’incontro tra il capo del governo M5S-Lega e l’ex ministro della Difesa tedesco, ha telefonato a Conte e gli ha dato una rosa di nomi come possibili candidati del governo italiano per il ruolo di commissario europeo. Tra le ipotesi circolate nelle ultime ore, quella del viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia, del ministro Fontana, del responsabile dell’Agricoltura Centinaio e del ministro della Pa Giulia Bongiorno. «Rivendichiamo un portafoglio economico di primo piano – ha sottolineato Conte nelle dichiarazioni congiunte con la presidente della commissione Ue – perché riteniamo che un portafoglio del genere sia adeguato alle ambizioni e alle responsabilità che vuole assumersi l’Italia. Siamo disponibili a proporre e concordare il profilo di un candidato il più possibile adeguato per competenze e disponibilità a questo ruolo, nell’interesse dell’Italia e dell’Europa intera».
Il pressing giallo verde per un cambio di passo sull’economia
Per quanto riguarda il dossier economico Conte, il governo italiano si attende un cambio di passo dalla nuova commissione. Nel corso dello “scambio di vedute” con von der Leyen, ha chiarito Conte, «ribadirò che per riavvicinare l’Ue ai cittadini, per contrastare il rischio della sfiducia e della disillusione dovremo impegnarci ancora di più per un’Europa che sappia offrire soluzioni concrete e adeguate» alle richieste dei cittadini. «Occorre un rilancio per il sud e vogliamo il pieno sostegno dell’Europa», ha aggiunto il presidente del Consiglio.
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