Funziona la vela solare Lightsail-2, lanciata lo scorso 25 giugno: lo conferma il piccolo cambiamento di rotta nella sua orbita intorno alla Terra, dovuto esclusivamente alla pressione esercitata dalle particelle di luce del Sole. Un successo che dimostra la possibilità concreta di un volo controllato nello spazio, rapido e a basso costo, grazie alla propulsione del Sole, come spiegano gli esperti della Planetary Society, l’organizzazione no-profit americana che ha ideato il progetto finanziandolo attraverso il crowdfunding.
“A nome di decine di migliaia di persone di tutto il mondo che si sono unite per sostenere il sogno delle vele solari, siamo elettrizzati nel dichiarare il successo della missione Lighsail 2”, afferma Bruce Betts, responsabile del programma della Planetary Society. “Il nostro criterio per dichiarare il successo della missione era quello di dimostrare la navigazione solare controllata in un CubeSat modificando l’orbita del veicolo spaziale solo attraverso la pressione della luce solare: questo è qualcosa che non è mai stato fatto prima d’ora con un piccolo veicolo spaziale”.
Entro la fine di agosto “continueremo ad alzare l’apogeo dell’orbita”, cioè il punto più lontano dalla Terra, aggiunge Dave Spencer, manager del progetto. Nel frattempo, il perigeo (cioè il punto più vicino dell’orbita) dovrebbe abbassarsi lentamente, fino al punto in cui la resistenza esercitata dall’atmosfera terrestre supererà la spinta della vela solare: nel giro di un anno, quindi, il piccolo satellite si preparerà a rientrare sulla Terra. “Mi piacerebbe vedere se potremo ancora controllare il punto di rientro modificando in qualche modo l’orientamento della vela solare”, sottolinea Spencer. Il rientro mirato “sarebbe un esperimento mai fatto prima, davvero affascinante”, conclude l’esperto.