Il rover Curiosity festeggia i suoi sette anni su Marte. Era infatti il 6 agosto 2012 quando il robot esploratore, dopo otto mesi di viaggio nello spazio, arrivava a toccare il suolo del cratere Gale con una discesa da brivido lunga sette minuti che diede il via alla sua missione: nonostante alcuni problemi tecnici come ruote ‘forate’ e guasti al trapano, in questi anni Curiosity è riuscito a percorrere 21 chilometri e scalare 368 metri, collezionando immagini mozzafiato, campioni di suolo e preziose scoperte sulla passata abitabilità del Pianeta Rosso che hanno fatto sognare il mondo.
Per celebrare questo traguardo, la Nasa pubblica una spettacolare foto panoramica a 360 gradi della sporgenza ‘Teal Ridge’, insieme all’immagine dettagliata di una roccia chiamata ‘Strathdon’, formata da dozzine di strati di sedimenti che raccontano la turbolenta evoluzione dell’antico lago un tempo presente nel cratere Gale.
“Non si trattava di un lago statico, immutabile”, spiega la ricercatrice Valerie Fox del California Institute of Technology (Caltech). “Per questo ci sta aiutando a modificare la nostra visione piuttosto semplicistica dell’inaridimento di Marte. Non è stato un processo lineare, la storia dell’acqua è molto più complessa”.
Ricostruirla sarà un bel rompicapo che terrà impegnato il robot esploratore, ora a metà del suo cammino in una regione ricca di minerali argillosi sul lato del monte Sharp che domina il cratere Gale. Ben lontano dal termine della sua missione scientifica, Curiosity ha da poco raccolto il suo 22esimo campione di suolo marziano. Davanti a sé ha ancora diversi anni di lavoro, prima che le batterie nucleari degradino a tal punto da limitare la sua operatività. Il rover dovrà poi centellinare l’energia per poter continuare la sua esplorazione del Pianeta Rosso.