Anna Mareschi Danieli, presidente Confindustria Udine
Pubblicato il: 22/08/2019 14:40
“La nostra opinione è che vadano evitate le elezioni e che ci sia la necessità di un governo che ‘sterilizzi’ l’aumento dell’Iva e riesca a mettere in campo la manovra economica. Ma dal dibattito sulla crisi quello che emerge è che le forze politiche sono guidate più dalla convenienza che dall’interesse del Paese. Di certo, quello che chiediamo al Capo dello Stato è di fare presto”. Così Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine, classe 1980, commenta, con Adnkronos/Labitalia, la crisi di governo e i possibili sbocchi delle prossime ore.
Per Danieli, è necessaria, comunque, una discontinuità rispetto al governo precedente. “Credo che sia chiaro a tutti che un governo non si può fare sulla base di un contratto privatistico”, sottolinea. La parola chiave, per Danieli, è condivisione. “Serve affinità politica -continua- per riuscire a portare avanti una strategia comune con un governo che duri nel tempo”.
Secondo Danieli, “sono quattro le ipotesi in campo: governo giallo-rosso, governo giallo-verde, governo elettorale e governo istituzionale che dovrebbe limitarsi al disbrigo delle pratiche correnti”. “Noi ci appelliamo alla responsabilità delle forze politiche in campo -continua- affinché si riesca fare presto un governo che appunto eviti l’aumento dell’Iva e faccia la manovra economica. Serve, però, una decisione rapida per non prestare il fianco alle speculazioni, anche se la Borsa e lo spread hanno reagito bene alle dimissioni di Conte”.
E sull’ipotesi circolata sui giornali sulla possibilità che a guidare un ipotetico governo giallo-rosso sia una donna, con i nomi della vicepresidente della Consulta, Marta Cartabia, e della giurista ed ex-ministro Paola Severino, in pole per diventare prima premier donna in Italia, Danieli sottolinea: “”Un premier donna? Perché no, ma a mio parere in questo momento serve qualità, preparazione ed esperienza politica e istituzionale, al di là del genere”.
Secondo Danieli, un premier donna “sarebbe importante per superare il maschilismo in politica, ma, ripeto, in questo momento il Paese ha bisogno di qualità, preparazione ed esperienza politica e istituzionale”. “Quindi sì a un premier donna ma se ci sono queste condizioni”, conclude.
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