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Pubblicato il: 25/08/2019 12:55
di Giannandrea Carreri
Parla, spiega, ricorda, si accalora anche ma la sua vera risposta alle polemiche piovute sulla ‘sua’ Miss Italia è una sonora risata, che stenta a interrompere. Patrizia Mirigliani, sola dal 2010 sul ponte di comando di Miss Italia dopo che il padre aveva governato il concorso dal 1959, risponde anzitutto così all’Adnkronos, a proposito del questione sull’opportunità o meno del ritorno del concorso sulla Rai, e precisamente su Rai1, sollevata da alcuni dei componenti il cda di viale Mazzini, questione che implica un giudizio fortemente critico sui contenuti del concorso, sul suo aderire agli obblighi che alla Rai derivano dall’essere servizio pubblico.
“Siamo criticati da quando siamo nati come concorso – dice fra il divertito e il rassegnato Patrizia Mirigliani – ma non c’è niente che possa scalfire una nave che da 80 anni va regolarmente in porto”. E le insinuazioni su una sua vicinanza alla Lega? “Non faccio politica. Il concorso si è fatto, è andato in tv, con ogni tipo di governo“, risponde. “In questo Paese il merito è un reato, se vali qualcosa sei da denigrare”, aggiunge, un po’ riferendosi al concorso e un po’ a se stessa.
“La mia famiglia fa Miss Italia da 60 anni, il concorso nacque di fatto 80 anni fa con il suo antesignano ‘5.000 lire per un sorriso’ e noi Mirigliani lo gestiamo, siamo proprietari del marchio, dal 1959. Io sono una donna che lavora e in questi anni credo di aver portato avanti quel che il concorso ha sempre rappresentato e di averlo contemporaneamente aggiornato al cambiare delle sensibilità. Abbiamo realizzato i sogni di tante ragazze, riempito le piazze d’Italia, raccontato la provincia italiana e anche ‘aperto’ la visione della bellezza al sociale, ai temi della contemporaneità”, rivendica Mirigliani.
“D’Alema, quando era Presidente del Consiglio propose mio padre come Commendatore al merito della Repubblica, nel 1999. Io ebbi lo stesso riconoscimento con il Governo Monti”, aggiunge Mirigliani e dice ancora: “Chi ci critica afferma, più o meno implicitamente, di difendere le donne ma a me sembra che per le donne non si stia facendo nulla a parte utilizzarle come pretesto per polemiche, battaglie, politiche”. Quanto infine, alle modalità del ritorno sulla Rai: “Abbiamo proposto noi di tornare, per gli 80 anni del concorso e credo che il ritorno sia una scelta di buonsenso – scandisce Mirigliani – del resto le nostre miss sono tutte icone Rai. Mi sembra logico”.
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