Gli impatti degli asteroidi sulla Terra e sulla Luna si sono quasi triplicati negli ultimi 290 milioni di anni, rispetto ai precedenti 700 milioni di anni. Lo dimostra l’analisi delle cicatrici sul suolo lunare pubblicata sulla rivista Science dal gruppo dell’università di Toronto guidato da Rebecca Ghent.
Grazie alle immagini e ai dati raccolti dalla sonda della Nasa Lro (Lunar Reconnaissance Orbiter), i ricercatori hanno calcolare l’età dei crateri lunari più grandi con meno di 1 miliardo di anni; confrontandoli con quelli sulla Terra che risalgono allo stesso periodo hanno scoperto che erano molto simili e che gli impatti si sono triplicati sia sul nostro pianeta sia sul suo satellite.
I dati indicano inoltre che la Luna può essere utilizzata come una sorta di ‘capsula del tempo’ per capire meglio la storia della Terra, una sorta di museo nel quale l’assenza di un’attività geologica ha permesso che i cratesi restassero inalterati.
Per molto tempo si è pensato che la Terra avesse perso la gran parte dei suoi crateri, ma questi nuovi risultati dimostrano invece che “ce ne sono pochi non perchè siano stati erosi nel tempo, ma perchè prima di 290 milioni di anni fa sono caduti meno asteroidi”, ha detto William Bottke, coautore dello studio.