Un altro grande del pianeta automobilistico se n’è andato. Ferdinand Piëch, membro del Consiglio di Sorveglianza di Porsche AG fino al 2015, si è spento, infatti, lo scorso 25 agosto 2019 all’età di 82 anni.
Era più collaudatore o più ingegnere? Senza ombra di dubbio Ferdinand Piëch era entrambe le cose. Una cosa è certa: poche persone erano appassionate di auto come lui. Che le amava davvero.
“La notizia della sua morte ci ha colpito profondamente. In questo momento il nostro pensiero va alla famiglia di Ferdinand Piëch”, ha dichiarato Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG. “Ricorderemo per sempre la sua passione per le automobili e la volontà instancabile con cui si è adoperato per promuovere il progresso tecnologico. Piëch può definirsi un vero e proprio simbolo del mondo automobilistico. Lo ringraziamo per la passione e il coraggio con cui ha portato Porsche a conseguire traguardi straordinari a livello ingegneristico. Grazie ad alcune decisioni strategiche, Ferdinand Piëch ha posto le basi per uno sviluppo efficace della nostra azienda”.
Come poteva il nipote di un certo Ferdinand Porsche a non essere affascinato dalle automobili? Piëch, infatti, ha subito il fascino delle automobili sin da piccolo. La sua carriera lavorativa a Stoccarda-Zuffenhausen è iniziata il 1° aprile 1963, giorno in cui è entrato a lavorare alla Dr. Ing. h.c. F. Porsche KG come addetto ai test sui motori. Dopo aver sviluppato con successo un sistema di raffreddamento a olio per la 904 da competizione e un motore da corsa a sei cilindri da 180 CV, nel 1966, Piëch è diventato responsabile del settore collaudi. Sotto la sua guida è stato sviluppato e messo in produzione il leggendario motore boxer a sei cilindri della Porsche 911. Nel 1968 gli è stata affidata la direzione del settore sviluppo e successivamente, nel 1971, il ruolo di responsabile dell’area tecnica e della sezione di sviluppo terze parti di Porsche KG.
Piëch si è concentrato in modo particolare sulla crescita professionale della divisione corse di Porsche, che sotto la sua direzione ha conseguito innumerevoli successi internazionali nell’ambito Motorsport. A Piëch si deve la realizzazione, nel 1969, della 917 da corsa, ancora oggi nota come una delle auto più importanti nel mondo delle competizioni. La prima vittoria assoluta conquistata dalla 917 a Le Mans nel 1970, sotto la direzione di Piëch, ha segnato l’inizio di una nuova era per Porsche. In seguito alla trasformazione di Porsche KG in società per azioni e alla decisione di non affidare più gli incarichi dirigenziali di tipo operativo ai membri della famiglia, nel 1972 Ferdinand Piëch ha lasciato l’azienda, così come tutti gli altri rappresentanti della famiglia Porsche. Nello stesso anno Piëch è entrato in Audi.
Ferdinand Piëch ha continuato la sua collaborazione con Porsche dal 1981 al 2015 come membro del Consiglio di Sorveglianza. Nel 1984, il Politecnico di Vienna l’ha insignito del Dottorato Onorario. Nel 1999, una giuria di 132 giornalisti ed esperti del settore provenienti da 33 Paesi gli ha attribuito il riconoscimento di “Ingegnere del Secolo nel settore Auto”.
Ecco chi era Ferdinand Piëch. RIP