PANTELLERIA (TRAPANI) – Apertura con vendemmia appena iniziata per il Pantelleria Doc Festival. Una concomitanza che mette al centro di questa edizione l’intero processo produttivo del Passito, dalla raccolta dei grappoli all’appassimento, sino alla sgrappolatura dell’uva passa e alla pressatura dello Zibibbo fresco. Uno spettacolo immerso in un paesaggio disegnato dalla fatica del contadino pantesco che, generazione dopo generazione, ha strappato terra alla roccia, terrazzato, eretto dammusi, giardini e muretti a secco.
Un percorso di valorizzazione che il Consorzio di tutela dei vini Doc di Pantelleria sta conducendo con impegno. La vendemmia 2019 di Pantelleria è cominciata con un ritardo di circa due settimane; le ragioni vanno rintracciate nell’andamento climatico che ha caratterizzato l’inverno e la tarda primavera. Grazie a un’estate asciutta e senza eccessivi picchi di caldo, le uve Zibibbo hanno raggiunto un’ottima qualità, lasciando presagire un’annata memorabile.
“Nei primi giorni di vendemmia – dice Benedetto Renda, presidente del Consorzio di vini DoC Pantelleria – sulla scia delle condizioni climatiche che hanno caratterizzato i mesi precedenti alla raccolta, abbiamo registrato un calo generale in termini produttivi, tra il 10 e il 30%. Basta osservare le perfette condizioni delle uve per comprendere come, sotto il profilo qualitativo e organolettico, si prospetti un’annata eccellente”.