(ANSA) – VENEZIA, 5 SET – Forse è un caso, ma la 76/a edizione della Mostra di Venezia si chiude in lotta di classe. Di scena due opere divise tra famiglia e scontro sociale. Ovvero ‘GLORIA MUNDI’, una sorta di Ken Loach marsigliese firmato da Robert Guédiguian e ‘A HERDADE’, una saga portoghese sulle disgrazie del potere di Tiago Guedes.
Il film di Guédiguian parte con la nascita di Gloria, ma la sua venuta al mondo peggiora anche più la condizione economica dei suoi genitori: padre autista Uber e madre commessa in un magazzino tartassata da una padrona aguzzina. Ma c’è una persona che potrebbe cambiare le cose, Daniel (Gerard Meylan) appena uscito di prigione e nonno della neonata Gloria.
Una sorta di Prometeo portoghese ricco come Creso è invece il protagonista assoluto di A HERDADE di Tiago, Joao Fernandes (Albano Jerónimo), proprietario di una delle più grandi tenute d’Europa: 14.000 ettari. La storia di questa fattoria cambia insieme alla vita politica, economica e sociale del Portogallo dagli anni ’40 a oggi.