Si ispira ai camaleonti la pelle ‘intelligente’ e flessibile che cambia colore con la luce e il calore, mantenendo lo stesso volume: descritta sulla rivista Acs Nano,è stata ottenuta nella Emory University di Atlanta.
“Osservando come i camalenti cambiano colore, ho avuto l’idea – spiega Yixiao Dong, primo autore dello studio – e abbiamo così sviluppato un nuovo concetto per una pelle capace di cambiare colore”. Un obiettivo, questo, al quale si lavora da tempo.
Oltre ai camaleonti, in natura ci sono molti altri animali che hanno sviluppato la capacità di cambiare colore, come il pesce neon, il pavone o alcune farfalle. La loro colorazione non si basa su pigmenti, ma su minuscole particelle chiamate cristalli fotonici, disposte in uno schema ripetitivo. La loro periodicità fa reagire il materiale con le lunghezze d’onda della luce. Di conseguenza, anche se le particelle sono prive di colore, la spaziatura precisa tra loro permette alle onde luminose di attraversarli, mentre ne rigettano delle altre. I colori visibili producono dei cambiamenti a seconda delle condizioni di luce o la distanza tra le particelle.
Per imitare la pelle dei camaleonti, i ricercatori hanno inserito una matrice di cristalli fotonici all’interno di un idrogel, ossia di un materiale costituito per il 90% di acqua. In questo ambiente i cristalli possono espandersi o restringersi modificando lo spazio che li separa e, cambiando la loro configurazione modificano anche il loro colore.
Il nuovo materiale, modellato come una foglia, è stato esposto au raggi solari per 10 minuti e ha modificato il colore dall’arancione al verde senza cambiare dimensioni. “Rimane ancora molto lavoro per poterlo applicare nella vita reale, ma – conclude Dong – quantomeno abbiamo tracciato la cornice entro cui lavorare”.
La pelle ‘smart’ a forma di foglia che cambia colore dal giallo-arancio al verde (fonte: Emory University)