Pubblicato il: 17/09/2019 17:55
Aumenta lo spreco di suolo soprattutto all’interno delle città italiane. In particolare nelle aree urbane ad alta densità solo nel 2018 abbiamo perso 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde. In totale, quasi la metà della perdita di suolo nazionale dell’ultimo anno si concentra nelle aree urbane, il 15% in quelle centrali e semicentrali, il 32% nelle fasce periferiche e meno dense. Sono i dati 2019 del Rapporto Ispra Snpa sul consumo di suolo in Italia .
La cementificazione avanza senza sosta soprattutto nelle aree già molto compromesse: il valore è 10 volte maggiore rispetto alle zone meno consumate. A Roma, ad esempio, il consumo cancella, in un solo anno, 57 ettari di aree verdi della città (su 75 ettari di consumo totale). A Milano la totalità del consumo di suolo spazza via 11 ettari di aree verdi (su un totale di 11,5 ettari).
In controtendenza Torino che inverte la rotta e inizia a recuperare terreno (7 ettari di suolo riconquistati nel 2018).
Il consumo di suolo in città ha un forte legame anche con l’aumento delle temperature – segnala Ispra – dalla maggiore presenza di superfici artificiali a scapito del verde urbano, infatti, deriva anche un aumento dell’intensità del fenomeno delle isole di calore. La differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi.
A livello generale lo screening del territorio italiano assicurato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente segna in rosso altri 51 chilometri quadrati di superficie artificiale solo nel 2018, in media 14 ettari al giorno, al ritmo di 2 metri quadrati ogni secondo.
Roma, con un incremento di superficie artificiale di quasi 75 ettari, è il Comune italiano con la maggiore trasformazione, seguito da Verona (33 ettari), L’Aquila (29), Olbia (25), Foggia (23), Alessandria (21), Venezia (19) e Bari (18), tra i Comuni con popolazione maggiore di 50mila abitanti.
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