Il Conou festeggia una tappa storica della sua attività , occasione per fare il punto sui cambiamenti che l’introduzione dei modelli di economia circolare sta imprimendo al Paese
di Nicoletta Cottone
Conou, in 35 anni raccolti 6 milioni di tonnellate di oli lubrificanti usati
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«100, e non dimostrarli». Il Conou (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati), festeggia una tappa storica della sua attività: la rivista di scienza e ambiente Equilibri ha stampato il numero 100. Una occasione festeggiata alla Casina Valadier di villa Borghese a Roma. Una occasione per fare il punto sui cambiamenti che l’introduzione dei modelli di economia circolare sta imprimendo al Paese. Il Conou è un consorzio che si occupa dello smaltimento e del riciclo degli oli minerali usati: obiettivo difendere l’ambiente dall’inquinamento e dare nuova vita agli scarti in linea con le regole dell’economia circolare.
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Costa: «L’economia circolare è il futuro prossimo»
«L’economia circolare è il futuro prossimo», ha sottolineato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un messaggio al Conou. «Io penso che i modelli di produzione e consumo – ha dichiarato – debbano essere orientati sempre più verso il riuso e la rigenerazione. Ciò che questo governo sta facendo è spingere l’acceleratore proprio sul mercato dell’economia circolare». E ha fatto qualche esempio: «Nella legge di stabilità 2019 abbiamo messo un fondo rotativo di 42 milioni di euro per la riduzione della dimensione degli imballaggi e per l’incremento delle bioplastiche nelle vendite al dettaglio. Stiamo lavorando sui decreti sull’end of waste, che per alcuni materiali sono già in fase avanzata». E, ancora: «Abbiamo tecnologie ambientali tra le migliori a livello mondiale, da implementare ulteriormente. Inoltre, il disegno di legge sul clima sarà un provvedimento di supporto alle famiglie, ai consumatori e alle imprese per imporre la svolta verde: ci saranno vantaggi fiscali per chi fa imprenditoria verde, vive verde, sviluppa verde». Per il ministro «ciò che oggi è rifiuto deve essere rimesso in circolo con una nuova vita, cosi avremo più lavoro e ridurremo il consumo di materie prime del pianeta».
Quasi il 99% della raccolta avviata a rigenerazione
«Dare alle stampe il primo dei 100 numeri di Equilibri nel lontano 1990 – ha sottolineato Paolo Tomasi, presidente del Conou – ha segnato l’avvio di un processo di progressivo e costante ingresso nel Conou nel dibattito ambientale». Equilibri è stata concepita come una Agorà, uno spazio aperto di dibattito e confronto. Tomasi ha ricordato i numeri della raccolta del Conou: «Possiamo valutare che quel 70% di olio minerale usato raccolto nel 1990 è divento il 99%, quasi interamente avviato a rigenerazione». Quello attivato, ha spiegato Tomasi, «è un sistema “solidale” dove il contributo di tutti gli attori della filiera ha consentito di dar vita a un modello che è divenuto punto di riferimento a livello internazionale. Un tassello di un più ampio movimento che oggi, ancor più di ieri, sta cercando di sovvertire le regole di modelli di consumo lineare ancora prevalenti».