Dal Nord al Centro Italia è sempre più consistente la presenza di animali carnivori che fanno razzia di numerose specie. In Trentino sono già state adottate le recinzioni elettrificate
Nell’ambito di una riunione di aggiornamento per i propri Controllori di zona organizzato dalla Federazione Provinciale Allevatori di Trento a Malga Iuribello nel pomeriggio di venerdì 27 luglio, alla presenza del direttore e vicedirettore della Federazione stessa, è stato organizzato un incontro di formazione specifico, con il personale del Settore Grandi Carnivori della Provincia autonoma per parlare di opere di prevenzione e della attuale situazione di lupo e orso in provincia. L’iniziativa è stata promossa dalla Federazione stessa, in occasione dell’ultima riunione del Tavolo provinciale di concertazione, sede dove si discutono e si concordano le strategie e le procedure per gli indennizzi dei danni e per lo sviluppo e la fornitura di adeguate opere di prevenzione.
Quest’anno il Servizio Foreste e fauna ha avviato un progetto sperimentale, finalizzato a valutare la fattibilità tecnica ed economica di varie tipologie di opere di prevenzione basate sull’utilizzo di recinzioni elettrificate e cani da guardianìa, con particolare riferimento alla protezione di bovini giovani mediante la loro stabulazione notturna. Sono stati illustrati gli obiettivi del programma e quanto sinora fatto nelle varie aree campione in cui sono state posizionate diverse tipologie di recinzioni elettrificate. Il confronto con la Federazione Allevatori e i suo Controllori assume una particolare importanza per riuscire a valutare nel dettaglio le situazioni e le esigenze specifiche di ciascuna area del Trentino, in modo da sperimentare e definire le soluzioni più adeguate e verificare la fattibilità su lungo termine. Il percorso è appena iniziato e dovrà portare ad una sinergia e ad una visione comune sempre più strette, al fine di pervenire ad una coesistenza sostenibile tra la zootecnia di montagna ed i grandi carnivori.