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22 aprile: Giornata mondiale della Terra

Flowe triplica il suo impegno per la riforestazione in Guatemala

 In occasione della Giornata Mondiale della Terra, in programma sabato 22 aprile, Flowe, società Benefit, Carbon Neutral e prima B-Corp fintech in Italia, rinnova il suo impegno nel progetto di riforestazione ad alto impatto triplicando il Freshback, l’operazione che attraverso i pagamenti degli utenti contribuisce a riforestare alcune zone disboscate del Guatemala. Un vero e proprio lavoro di squadra da parte di una community di utenti che, come Flowe, crede nella forza rivoluzionaria dei piccoli gesti. Piccoli gesti che, tuttavia, hanno portato ad un risultato enorme: un progetto collaborativo che conta già oltre 100 mila alberi piantati, con un tasso di successo che ammonta a 55.902 tonnellate di CO2 compensata5.697.300 kg di frutta che verrà prodotta, per un totale di oltre 2007 famiglie guatemalteche coinvolte ed aiutate.

Quello del Guatemala – approfondito dal docufilm Siamo ancora qui – un docufilm sul Guatemala – è un progetto di riforestazione a triplo impatto, ovvero ambientale, sociale ed economico, che Flowe ha sposato in collaborazione con ZeroCO2, B-Corp impegnata a sviluppare soluzioni innovative nature-based per mitigare la crisi climatica, e Comparte Onlus, no profit che promuove l’innovazione in ambito sociale ed educativo in America Latina. Piantando alberi da frutto e specie native a rapido accrescimento e resistenti ai parassiti – oltre a ridare ossigeno alla Terra e contribuire alla biodiversità del territorio – viene garantito sostentamento e sopravvivenza alle famiglie guatemalteche che vivono in condizioni di estrema povertà (60%) e di povertà assoluta (45%), trasmettendo loro anche il valore dell’agricoltura organica e della gestione sostenibile della terra attraverso corsi di formazione organizzati da Flowe. Si tratta di piccoli gesti che, uniti, si propagano e diventano motore di azione di un’intera comunità.

L’impegno di Flowe non è solo in Guatemala: sono numerose le iniziative attivate e che fanno parte della relazione di impatto 2022, pubblicata di recente. Secondo l’azienda, infatti, la protezione del Pianeta passa anche attraverso la preservazione dell’ecosistema acquatico e la salvaguardia della biodiversità marina. Da qui deriva, ad esempio, il progetto di riforestazione marina di posidonie, piante con la maggiore capacità di riduzione della CO2 nel mare, ma anche tra le più minacciate dalle attività umane (che ne hanno ridotto la copertura dal 31% al 50%): in collaborazione con ZeroCo2 e Worldrise, è stato ripopolato di 100 metri quadri il fondale marino di Golfo Aranci (Sardegna) contribuendo, insieme ad altri partner, al trapianto di 2.500 piante di posidonia. La protezione dei mari – che raccolgono il 93% dei gas serra – passa anche dalla salvaguardia dei fiumi e dalla raccolta dei rifiuti – sono 200.588 kg quelli gestiti da Flowe -, così come dall’adozione di specie marine, quali tartarughe e cetacei.

Il percorso di Flowe per la costruzione di un mondo migliore e più sostenibile, non solo a livello ambientale, ma anche sociale ed economico, è basato inoltre sulla formazione e sull’educazione del singolo, a partire soprattutto dalle nuove generazioni. Un esempio è il progetto “Gocce di Sostenibilità” – nato nel 2021 con l’obiettivo di responsabilizzare i ragazzi delle scuole secondarie di tutta Italia sui temi della crisi ambientale, della sostenibilità e dell’importanza dei piccoli gesti – che ha coinvolto 58.246 studenti e verrà proposto anche nei prossimi mesi. Anche l’Academy Self Made Club – scuola di imprenditorialità creata da Flowe e dedicata allo sviluppo di competenze per professioni digitali (e non solo) – va nella direzione di educare i giovani, dando loro gli strumenti per sviluppare il proprio potenziale e trovare il proprio posto nel mondo, senza lasciare indietro nessuno. Infatti, la scuola è arrivata fino alla casa di reclusione di Milano Bollate, dove, aderendo al programma di formazione e lavoro della Fondazione Don Gino Rigoldi “Credito al Futuro”, Flowe ha offerto ai detenuti diverse ore e corsi sull’utilizzo dei social e sulla promozione positiva della propria immagine online, con l’obiettivo di dare un’opportunità di crescita ai giovani esclusi delle periferie di Milano. Allo stesso modo, l’azienda si impegna per migliorare la cultura finanziaria del Paese, sia attraverso la propria app con servizi e contenuti educativi sia tramite un Osservatorio che, in collaborazione con l’Università Cattolica, fornisce scenari sull’educazione della popolazione italiana in materia finanziaria, ma anche imprenditoriale, sostenibile e digitale.

Tutte azioni che rendono Flowe portavoce di un cambiamento più grande, seguendo il principio della “Humanovability” – innovation, sustainability, human centricity –, volto a creare un impatto sulle persone attraverso una cultura della sostenibilità, lo sviluppo imprenditoriale e la consapevolezza del contesto in cui viviamo. Una vocazione, quella di Flowe, che cerca quindi di conciliare l’aumento della consapevolezza del benessere sociale ed economico del singolo – Individual BetterBeing – con l’educazione della Next Generation sulle innovazioni funzionali alla sostenibilità e all’essere umano – BetterBeing Movement.

“Nel terzo millennio diventerà sempre più cruciale conservare ma soprattutto rigenerare, in particolare l’ambiente, le persone e la società – ha commentato Ivan Mazzoleni, CEO Flowe – l’auspicio è che i business abbraccino sempre di più l’ottica rigenerativa, promuovendo il più possibile tutte le forme di sostenibilità. Ecco perché l’impegno di Flowe nel seguire gli SDGs incrementerà ulteriormente e punteremo a raddoppiare il nostro impatto positivo sul mondo che ci circonda”.

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