Si terrà a Venezia dal 27 al 30 novembre la Conferenza Internazionale Cowm2018 (Citizen Observatories for natural hazards and Water Managements), promossa dal Distretto idrografico delle Alpi orientali, con scienziati di tutto il mondo
Gestione delle acque, eventi estremi e il fondamentale apporto dei cittadini per la prevenzione: questi i temi di straordinaria attualità, anche a fronte delle cronache drammatiche delle ultime settimane, che verranno discussi nel corso del Convegno in programma a Palazzo Labia (Sede regionale della Rai) da martedì 27 novembre. I massimi esperti mondiali delle risorse idriche, nella più ampia accezione del termine, a confronto. Previsto un sopralluogo degli scienziati ai lavori del Mose: sarà in grado di salvare Venezia che affonda?
Acqua fonte di vita e di sopravvivenza, ma anche di eventi estremi e veicolo di inquinamento. Gli “osservatori dei cittadini” consentono oggi a chiunque, attraverso tecnologie mediatiche a basso costo di uso comune, di concretizzare “sul campo” la presa di coscienza nei confronti della tutela collettiva e del monitoraggio ambientale. La decisiva programmazione dell’Amministrazione pianifica le buone pratiche finalizzate alla prevenzione, così come previsto dalla Direttiva Ue 2007/60.
Conoscere, preparare, prevenire e pianificare eventuali opere di recupero sono i fondamentali delle buone pratiche previste dalla Direttiva. Il Distretto idrografico delle Alpi orientali -che ha competenza sui bacini idrografici nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e marginalmente in Lombardia, nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, nonché su alcuni bacini transfrontalieri al confine con Svizzera, Austria e Slovenia- è all’avanguardia nella concreta attuazione della Direttiva. E non a caso ha sede istituzionale a Venezia, dove la scienza delle acque ha creato la città “tra cielo e mare sospesa” unica al mondo, ne ha fatto la storia e si è sviluppata in teorie e pratiche antiche di secoli, ma ancor oggi di stupefacente modernità.
Le acque sono il “sistema linfatico” dell’organismo Terra e vanno governate da un eccellente sistema di tutela basato su piani di protezione, prevenzione e preparazione. Nei prossimi giorni Corrierequotidiano seguirà con attenzione la preparazione e l’attuazione dell’evento Cowm2018.
Un confronto al più alto livello scientifico che potrebbe cambiare l’approccio, quasi fatalistico, al sistema delle acque e agli eventi estremi che insistono su territori particolarmente fragili sul piano idrogeologico nel loro complesso, come l’Italia.