Bright Plastic tableware isolated on the white background
Pubblicato il: 28/03/2019 17:38
(di Loredana Errico) – La direttiva europea sulla plastica monouso “è un gran dispetto all’Italia in quanto noi rappresentiamo 50% del mercato europeo. Non posso dunque condividere le dichiarazioni di gioia di qualche esponente del governo perché solo in Italia parliamo di 30 aziende, 3mila dipendenti e un mld di euro di fatturato”. Così all’Adnkronos, Angelo Bonsignori, direttore Federazione Gomma Plastica, l’associazione che riunisce i trasformatori di materie plastiche (Unionplast) e la filiera della produzione e trasformazione della gomma (Assogomma), commenta il voto del Parlamento Europeo che ha approvato definitivamente il divieto nell’Ue di utilizzare gli oggetti in plastica monouso come i piatti, le posate, le cannucce, i bastoncini per palloncini e i cotton fioc, altamente inquinanti, a partire dal 2021.
Secondo Bonsignori, dunque, “resta un anno e 9 mesi per chiudere queste aziende, visto che la direttiva non fa distinzione sull’origine delle plastiche ed esclude anche i prodotti biodegradabili e compostabili”. Questa direttiva, “è stata adottata senza alcuna base scientifica e anche sotto il profilo ambientale, è stata presa una decisione affrettata. Le vie da percorrere sono altre”.
In particolare il direttore della Federazione Gomma Plastica fa riferimento alla legge di bilancio presentata a dicembre 2018: “in quell’occasione il parlamento italiano ha fatto una proposta dal nostro punto di vista molto più saggia”. Per prima cosa “ha rinviato il divieto al 2023”. Inoltre, la legge chiede di “incorporare più materie riciclate nei prodotti tradizionali e incentivare l’impiego di prodotti plastici non oil”.
Una sperimentazione che sarebbe stata affidata ad un ente terzo “scelto dal ministero dell’Ambiente, che avrebbe fatto una valutazione di impatto ambientale”. Un percorso che avrebbe portato così a stabilire “se è più conveniente seguire la strada dei circuiti di riciclo o seguire la strada della sostituzione con prodotti compostabili o biodegradabili”.
Secondo noi , “è questo il sistema per prendere delle decisioni che non siano strumentali”. Sul contrastare gli abusi “siamo i primi ad essere d’accordo” ma, sottolinea Bonsignori, il monouso, “è utile negli ospedali, nelle scuole, durante le manifestazioni pubbliche ma anche durante le emergenze, come alluvioni e terremoti, dove le condizioni igieniche sanitarie sono precarie”. Per Bonsignori, dunque, c’è poco da stare allegri sia per problemi occupazionali “ma anche per ciò che verrà a mancare in futuro. Sfido chiunque a dirmi che sulla poltrona del proprio dentista spera di trovare un bicchiere diverso dal monouso”.
Ed è proprio sul futuro sostenibile delle plastiche che la Federazione Gomma Plastica e Unionplast promuovono per il prossimo 5 aprile a Milano, una prima Conferenza che si terrà presso la Sala Bianchi del Sole 24 Ore. La conferenza vuole essere un’occasione di incontro, dibattito e confronto con l’obiettivo di definire un percorso futuro capace di coniugare crescita economica, innovazione e sostenibilità ambientale e sociale, anche attraverso la presa di coscienza dell’importanza del comportamento corretto di cittadini e consumatori nella gestione dei prodotti in plastica a fine vita.
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