Oltre 200 eccellenze italiane del settore ambientale impegnate nel difficile compito del risanamento e della messa in sicurezza di siti
contaminati si sono incontrate in questi giorni a Roma in occasione del Workshop SiCon Siti Contaminati 2020, giunto alla XI edizione, presso il chiostro della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza. Durante il workshop un focus speciale è stato dedicato al campo delle innovazioni con l’utilizzo del grafene nel trattamento degli inquinanti oleosi.
A presentare questo progetto sono stati gli ingegneri Alessia Fossa e Fabiana Saraceno della società Ambienthesis S.p.A, quotata di Greentehsis Group alla Borsa di Milano sull’MTA market, che ha portato al workshop i primi risultati dell’innovativa sperimentazione dell’utilizzo del grafene per la bonifica delle acque di falda. Il grafene sta acquisendo sempre maggior interesse in ambito industriale per le sue caratteristiche oleo assorbenti e per la sua versatilità di applicazione dall’elettronica all’ingegneria bio-medica.
Il progetto di sperimentazione portato avanti da Ambienthesis si inserisce nell’impegno dell’azienda nello sviluppo di nuove tecnologie a basso impatto ambientale, con particolare attenzione al trattamento di sostanze altamente inquinanti come i reflui oleosi prodotti dall’industria petrolifera, metalmeccanica e del carbone.
L’innovativa ricerca è in atto presso il sito produttivo di Ambienthesis in Orbassano (Torino), dove ha sede la più grande piattaforma multifunzionale in Italia per il trattamento, lo smaltimento e il recupero di rifiuti liquidi e solidi pericolosi e non pericolosi provenienti dal comparto industriale.
La sperimentazione per il trattamento di acque mediante l’utilizzo di grafene è fatta in collaborazione con Directa Plus S.p.A., uno dei principali produttori di grafene al mondo, ed ha come obiettivo anche quello di valutare l’applicabilità su scala industriale dell’utilizzo del grafene nel campo del trattamento dei rifiuti e delle attività di bonifica e risanamento ambientale.