La perdita è doppia rispetto a quella delle specie terrestre e marine
Pubblicato il: 09/08/2019 16:12
Il numero dei grandi animali d’acqua dolce, quelli di peso superiore ai 30 kg, è in netto calo in tutto il mondo. Secondo uno studio condotto dall’Istituto di ecologia delle acque dolci e della pesca nelle acque interne, con sede a Berlino, pubblicato sulla rivista Global Change Biology, si tratta di un calo addirittura dell’88%: il doppio rispetto alle specie terrestri e marine. Ad essere più minacciati sono storioni, salmoni e pesci gatto con un calo del 94%, seguiti da rettili (72%). Ma cosa sta succedendo?
Secondo lo studio, la principale causa di questa situazione sarebbe lo sfruttamento eccessivo di queste specie di acqua dolce, prese di mira per la loro carne, le uova e la pelle. Ma a giocare un ruolo importante è anche la modifica dei corsi d’acqua da parte dell’uomo, con l’accesso alle aree di riproduzione e di alimentazione di queste specie spesso bloccato dalle dighe: 3.700 grandi dighe sono in fase di pianificazione o di costruzione, denunciano i ricercatori; di queste, più di 800 riguardano i bacini fluviali dell’Amazzonia, del Congo, del Mekong e del Gange.
Per questa ricerca, gli scienziati hanno raccolto serie temporali di dati per 126 specie di megafauna d’acqua dolce in tutto il mondo, nonché dati storici e contemporanei sulla distribuzione geografica di 44 specie in Europa e negli Stati Uniti.
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