Pubblicato il: 17/07/2020 10:21
Fanno business, generano profitto per gli azionisti e, allo stesso tempo, creano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, costruendo così un’economia più sostenibile. Sono le aziende certificate ‘B – Corp’ dall’ente indipendente B-Lab e in tutto sono 3422 per 140 settori di 71 Paesi del mondo. Tra queste c’è anche il Gruppo Davines realtà italiana con sede a Parma operante nel settore della cosmetica professionale attraverso i brand Davines (haircare) e Comfort Zone (skincare) che presenta le proprie performance nel Rapporto di Sostenibilità 2019/2020.
Il Gruppo Davines, insieme a oltre 500 B Corp nel mondo, ha assunto l’impegno di raggiungere l’obiettivo di ‘net zero emissions’ (emissioni nette di Co2eq a zero) entro il 2030. Tale obiettivo può essere raggiunto unicamente mediante una costante mappatura delle emissioni e la loro massima riduzione. Le quantità di Co2eq che non potranno essere ridotte o azzerate continueranno a essere compensate grazie al progetto di riforestazione e rigenerazione del suolo EthioTrees, esclusivo per Davines e attivo in Etiopia.
Tra i risultati i raggiunti, il gruppo segnala che il 100% dei prodotti Davines e Comfort Zone venduti nel 2019 ha un packaging a CO2eq compensata; tutte le sedi del Gruppo sono carbon neutral e la sede di Parma ha abbattuto del 47,7% le emissioni rispetto al 2018 principalmente grazie all’utilizzo di biometano anziché gas da fonte fossile.
A partire dal 2018, inoltre, Davines ha adottato l’analisi Lca (Life Cycle Assessment), metodologia che consente di valutare da un punto di vista quantitativo la sostenibilità dei prodotti in ogni fase del loro ciclo di vita e, conseguentemente, di intraprendere azioni volte a contenerne l’impatto ambientale. Nel 2019 sono state compensate in totale 3.681,82 tonnellate di Co2eq, pari alle emissioni derivanti dall’intero ciclo di vita (esclusa fase d’uso) dei prodotti Davines A Single Shampoo, Essential Haircare e Mask with Vibrachrom.
Nel 2018 il Gruppo Davines ha scelto di mettere a punto un proprio criterio di classificazione degli ingredienti di origine naturale più restrittivo rispetto alla norma Iso 16128, diffusamente adottata. Tale criterio prevede che un ingrediente venga definito ‘di origine naturale’ solo se presenta una struttura molecolare al 100% di origine naturale (rispetto al 50% previsto dalla norma ISO 16128), senza alcuna porzione sintetica.
L’azienda ha inoltre aumentato la biodegradabilità delle materie prime contenute nelle formulazioni dei prodotti Davines e Comfort Zone. Cresce l’impegno anche nella realizzazione di un packaging sostenibile. Le confezioni Davines e Comfort Zone vengono realizzate con l’intento di limitarne al minimo volume e peso e di favorirne il reimpiego o recupero (riciclo incluso), garantendo al contempo sicurezza e igiene.
Nel corso del 2019 è proseguita la conversione dei packaging in plastica provenienti da fonti alternative a quelle fossili, iniziata tre anni fa: il 56% sono in plastica riciclata post consumo o bio-based (dal processo di lavorazione dalla canna da zucchero). Il 2020 prosegue in questa direzione: Davines intende infatti aumentare ulteriormente la percentuale delle confezioni di plastica bio-based e riciclata rispetto a quella vergine.
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