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Beauty Green, Dove passa ai flaconi in plastica riciclata al 100%  

 

Niente plastica a livello globale per il packaging delle beauty bar, nuovi flaconi in plastica riciclata al 100% e un nuovo formato di deodorante ricaricabile che riduce in modo drastico l’uso di plastica. Dove, brand globale del settore beauty, svela nuove iniziative per accelerare i progressi dell’industria del comparto nel quadro delle soluzioni volte ad affrontare il problema dei rifiuti di plastica.

Le iniziative del brand avranno un impatto importante, riducendo l’uso di plastica vergine di oltre 20.500 tonnellate all’anno. Per contribuire alla soluzione e creare un’economia circolare per la plastica, consentendone il riutilizzo e il riciclo, Dove sta accelerando e ampliando le azioni specifiche nel rispetto della strategia ‘Less, better, no Plastic’:

1. No Plastic – Dove sta eliminando, ove possibile, l’utilizzo di materiali plastici a favore di materiali alternativi, oltre a nuovi formati di packaging. L’anno prossimo il packaging singolo delle beauty bar sarà privo di plastica a livello globale ed è in fase di sviluppo la sostituzione dell’involucro esterno in plastica delle confezioni multiple con un materiale a plastica zero.

2. Better Plastic – Dove è impegnata a investire in scelte più sostenibili per ridurre l’uso della plastica vergine. Questo comprende l’annuncio di oggi del lancio di nuovi flaconi in plastica riciclata (Pcr) al 100%, qualora tecnicamente fattibile, in Nord America e in Europa entro la fine del 2019 su tutte le gamme (Dove, Dove Men+Care e Baby Dove). Dove prosegue nella ricerca di soluzioni per quei componenti in cui la plastica riciclata non è tecnicamente utilizzabile al momento, inclusi tappi e pompette.

3. Less Plastic – Dove sfrutterà la tecnologia che sta dietro i suoi nuovi deodoranti stick riutilizzabili e ricaricabili in acciaio inox: minim, che minimizza gli sprechi, riducendo in modo drastico la quantità di plastica necessaria. La data di lancio non è ancora confermata, ma i lavori sono in corso. La tecnologia minim sarà testata nell’ambito dell’iniziativa della piattaforma Loop, sistema di acquisto diretto da parte del consumatore, con sprechi ridotti al minimo.

“Un riciclo migliore a se stante non risolverà il problema della plastica – dice Sander Defruyt, New Plastics Economy Lead presso Ellen MacArthur Foundation – Dobbiamo affrontare la questione dei rifiuti plastici alla fonte, eliminando gli articoli di cui non abbiamo bisogno, innovando quelli necessari in modo che tutti risultino riutilizzabili, riciclabili o degradabili e facendo circolare tutti quelli che usiamo riutilizzandoli o riciclandoli in nuovi prodotti e packaging. È il momento di agire parallelamente su tutti i fronti”.

Le iniziative di Dove contribuiranno a onorare i nuovi impegni recentemente annunciati da Unilever sulla plastica, ovvero: dimezzare l’uso di plastica vergine, riducendo di oltre 100mila tonnellate l’uso assoluto di imballaggi in plastica e accelerando quello di plastica riciclata; contribuire a raccogliere e trattare packaging in plastica in quantità superiore a quelli venduti.

“In Dove, ci prendiamo cura dei consumatori come del pianeta, applicando il concetto in senso lato – afferma Marcela Melero, vicepresidente Dove Global Skin Cleansing – Con la passione che ci contraddistingue, ci impegniamo a essere uno dei marchi con il maggior impatto sui rifiuti plastici. Non abbiamo ancora la soluzione perfetta, ma non possiamo permetterci di aspettare. Stiamo lavorando per ottenere il massimo impatto positivo possibile nel più breve lasso di tempo, responsabilizzando gli altri a fare altrettanto”.

Richard Slater, direttore Ricerca&Sviluppo Unilever, ricorda: “In Dove, siamo orgogliosi di avere più di 100 iniziative in corso in tutto il mondo dedicate ad affrontare i problemi dei rifiuti della plastica. Ciononostante, in qualità di uno dei più grandi brand mondiali del settore beauty, abbiamo la responsabilità di accelerare ulteriormente i nostri progressi. Gli annunci di oggi sono un passaggio importante del lavoro di trasformazione per produrre, usare e smaltire i packaging in plastica. Muovendoci in questo senso, miriamo a spingere l’industria globale del riciclo a raccogliere più plastica di scarto e a rendere disponibile all’uso una maggiore quantità di plastica riciclata”.

 

 

Adnkronos.

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