Tra maggio e giugno di quest’anno, centinaia di elefanti sono improvvisamente morti nella zona del delta dell’Okavango, in Botswana.
La zona è paludosa e cosparsa di pozze d’acqua e molti tra gli elefanti morti (circa 350) sono stati trovati vicino a queste pozze.
Per mesi non si è trovata una causa di questa moria, anche perché la pandemia da coronavirus ha ostacolato le indagini, ma il bracconaggio è stato escluso fin da subito.
Ora, a distanza di mesi, finalmente si è fatta luce su una delle più grandi sciagure che ha colpito la popolazione di elefanti durante questo secolo.
Il responsabile di questa epidemia mortale è un cianobatterio, noto anche come alga verde-azzurra. Si tratta di alghe microscopiche che proliferano nelle acque stagnanti e nel tempo si possono accrescere e formare delle alghe più grandi.
Test di laboratorio hanno rilevato che le neurotossine cianobatteriche sono le responsabili di tali morti.
La moria è terminata a fine giugno quando queste pozze d’acqua si sono prosciugate. Gli scienziati avvertono che i cambiamenti climatici potrebbero rendere più probabili questi eventi in futuro.