Fanno discutere le dichiarazioni rilasciate da Elon Musk, il magnate della tecnologia, CEO di Tesla e tra i più feroci antagonisti dei combustibili fossili. A un podcast pubblicato sul New York Times, ha detto di sentirsi in colpa per aver odiato l’industria del petrolio e del gas.
Musk crede ancora che il mondo debba smettere di usare i combustibili fossili il prima possibile, ma ora giustifica le multinazionali del petrolio, suggerendo che non si rendevano conto del danno che stavano facendo.
Molte persone che appartengono all’industria del combustibili fossili, afferma Musk, lavorano nel settore e hanno sviluppato le loro aziende quando ancora non si pensava che la loro attività potesse portare problemi seri. Ora, prosegue Musk, si sentono probabilmente a pezzi per il fatto che la gente li sta facendo diventare dei cattivi, quando hanno solo lavorato duramente per sostenere l’economia, senza sapere il danno che stavano arrecando.
Tuttavia, sono ormai decenni che si sa che i combustibili fossili sono una minaccia per il clima oltre ad essere la principale causa di inquinamento nei grandi centri urbani, e tutti quelli che hanno lavorato e si sono arricchiti in questo settore prima che si cominciasse a pensare alle conseguenze, probabilmente sono in pensione o deceduti.
Forse Musk, dopo essere diventato straricco, comincia solo a simpatizzare per i suoi colleghi miliardari.